Il commento

Trilaterale, Paita: “Non commento il nulla”. Lega: “Proposte concrete”

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Liguria. “Avrei voluto commentare il vertice fra Toti, Maroni e Zaia sull’immigrazione che si è tenuto questa mattina a Genova, discutendo nel merito le proposte che i tre presidenti di Regione intendono fare al Governo sul tema dei profughi e su ciò che possono fare insieme queste tre amministrazioni. Ma visto che è difficile ribattere sul niente, ho preferito lasciar perdere”.

Così Raffaella Paita, senza giri di parole, boccia l’iniziativa che si è tenuta questa mattina a Genova. “Dall’incontro di oggi infatti non è uscito nulla. Se non qualche battutaccia a sfondo razzista e vecchie ricette che si sono già rivelate inadeguate. Parafrasando il compianto Fortebraccio: davanti a Villa Lo Zerbino si è fermata un’auto blu e non è sceso nessuno. Erano Toti, Maroni e Zaia” conclude Paita.

Molto critico anche il Movimento 5 Stelle: “In un convegno a tratti lunare, Toti, Zaia e Maroni chiedono a gran voce di reintrodurre il reato di immigrazione clandestina. Peccato che esista ancora! Sostenere, dunque, che, a causa della depenalizzazione del reato di clandestinità, l’immigrazione sia aumentata, non solo è una sciocchezza sesquipedale, ma è propaganda allo stato puro che non si può permettere chi riveste un incarico istituzionale così importante. Se si vuole davvero risolvere il problema, bisogna rivedere immediatamente il regolamento di Dublino che obbliga i migranti a richiedere asilo nel paese di ingresso nell’Unione Europea. Un regolamento che, di fatto, ci obbliga a gestire tutti i richiedenti asilo in Italia e che è stato firmato nel 2003 da chi? Dagli stessi Forza Italia e Lega che usano i migranti per fare campagna elettorale. La verità è che a Toti dell’immigrazione interessa relativamente, poco ne sa e meno ancora ne vuol sapere. Il suo vero obiettivo, più o meno dichiarato, è la carta dell’alleanza con la Lega per scalare il centrodestra e tentare la spallata decisiva a Parisi, successore designato dallo stesso Berlusconi. Siamo in balia di un piccolo colonnello tradito che usa temi delicatissimi come quelli dei migranti per farsi bello col generale”.

Di opposto avviso, ovviamente, gli esponenti della Lega Nord che hanno accolto positivamente l’iniziativa: “L’incontro di oggi – dicono il consigliere regionale ligure Alessandro Puggioni e il segretario della Sezione della Lega Nord di Rapallo Gabriele Vecchia – è stato non solo importante perché ha consolidato ancora di più il sodalizio tra il presidente di Regione Liguria ed il Carroccio, ma è servito per formulare proposte concrete per risolvere l’emergenza immigrati”.

“I governi regionali di Liguria, Lombardia e Veneto non riconoscono le quote e le modalità di assunzione ad essi attribuite. E’ ora che Renzi apra le orecchie e diventi consapevole della politica fallimentare che sta portando avanti sui sedicenti profughi. L’accordo firmato da Toti, Maroni e Zaia, suddiviso i nove punti, ha l’obiettivo di trovare delle tangibili soluzioni su sicurezza e migranti” precisano Puggioni e Vecchi.

“I primi tre punti dell’accordo, che verranno sottoposti al governo centrale, sono nevralgici: il fenomeno dell’immigrazione non è un fenomeno ordinario ma emergenziale; blocco dei flussi di partenza, promozione di accordi bilaterali con i paesi di origine per i rimpatri. L’unione fa la forza e oggi ne abbiamo avuto un edificante esempio” concludo gli esponenti del Carroccio.

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