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Stop alle gare al massimo ribasso e clausola sociale i lavoratori: Comune, sindacati e imprenditori firmano le nuove regole per gli appalti

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Genova. Stop alle gare al massimo ribasso, obbligo all’aggiudicatario dell’appalto rispetto all’inserimento della clausola sociale, rispetto del costo del lavoro. Sono alcune delle linee guida del protocollo di intesa che il Comune di Genova, i sindacati e le associazioni di categoria(Confindustria, Ance, Confartigianato, Cna, Ascom, Confesercenti e confcooperative) per recepire il nuovo codice degli apparti e insieme provare a dettare regole più stringenti in materia di tutela del lavoro e della legalità.

“Un protocollo che fissa una serie di principi – ha spiegato il sindaco di Genova Marco Doria – che era importante sottoscrivere in forma quasi solenne”. Tra questi principi quello di “Salvaguardare la corretta gestione delle procedure di gara, stabilire tempistiche coerenti e specifiche in relazione alla tipologia e all’importo dell’appalto, Prevenire, per quanto di competenza, l’accesso al mercato degli appalti da parte delle imprese collegate alla criminalità organizzata, Garantire il rispetto dei contratti di lavoro e la regolarità nei pagamenti previdenziali e assicurativi, salvaguardare l’occupazione dei lavoratori alle dipendenze dell’appaltatore uscente in occasione dei cambi appalto, tener conto degli aspetti sociali nella definizione dei bandi di gara per l’acquisto di beni e servizi e per l’esecuzione di lavori, valorizzando le imprese “etiche” o “socialmente responsabili” impegnate a garantire, con riferimento a tutta la catena di fornitura, l’applicazione degli standard sociali riguardanti i diritti umani e le condizioni di lavoro riconosciuti a livello internazionale, la buona occupazione, il lavoro regolare ed i livelli occupazionali

Soddisfatti tutti i firmatari a cominciare dai sindacati. “Dopo tante manifestazioni e proteste – ha commentato Anton Giulio Mannoni, della Camera del lavoro – mi piace pensare che questo accordo sia anche frutto di quelle iniziative. C’è una grande aspettativa da parte del mondo del lavoro, visto che è la prima volta che in italia si firma un accordo di questo tipo”. Plaude anche il presidente di Ance Filippo Dellepiane che ricorda che “il momento è difficile, e il nuovo codice degli appalti ha creato ulteriore incertezza come mosti il fatto che da allora il Comune di Genova non ha più bandito gare, auspico che con questo protocollo si possa finalmente ripartire come è necessario fare”.

Fra gli obiettivi del protocollo c’è quello importante di “impegnare l’aggiudicatario al rispetto della clausola sociale di riassorbimento del personale. “Dette clausole – si legge nel protocollo – impegnano le imprese subentranti ad assumere il personale impiegato presso gli operatori economici uscenti. Gli atti di gara per gli affidamenti di contratti di appalto di servizi ad alta intensità di manodopera, e cioè quelli per i quali il costo della manodopera è pari almeno al 50 per cento dell’importo totale del contratto, contengono sempre le suddette clausole sociali”. Fra gli altri punto quello di assicurare il rispetto del costo del lavoro, tutelare le pmi, prevedere riserve per l’inserimento di lavoratori svantaggiati, assicurare un punteggio preponderante alla qualità rispetto al prezzo

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