Recco. La Città di Recco comunica che entro la fine della prossima estate la Casa sanitaria assistenziale sarà inaugurata e operativa. La decisione definitiva è arrivata nella tarda serata di ieri quando il Sindaco Dario Capurro, dopo aver incontrato il direttore della Asl3 Liguria Luigi Carlo Bottaro, ha raggiunto l’accordo nel quale il dirigente dell’azienda sanitaria locale ha confermato l’impegno precedentemente assunto di dotare l’ex ospedale di Recco di questa importante struttura.
“Siamo davvero molto soddisfatti per questo importante risultato raggiunto – ha detto il Sindaco Capurro – 25 posti letto che andranno a migliorare l’intera offerta sanitaria del Golfo Paradiso. Si tratta di un importante passo in avanti non solo per la Città di Recco ma anche per tutti i comuni limitrofi che potranno usufruire di servizi per la salute”.
Questi i punti cardine di una RSA di primo livello secondo i canoni dettati dalla Asl3 Liguria: riabilitazione dopo evento patologico acuto qualora ci sia un potenziale riabilitativo e il trattamento riabilitativo non possa essere effettuato al domicilio; stabilizzazione clinica dopo evento acuto; accoglienza di pazienti anziani in fase terminale di vita qualora non sia possibile il ricovero in hospice; “sollievo” alla famiglia, solo per quei casi in cui si verifichi una improvvisa perdita/assenza della persona che assiste l’anziano (caregiver) e tale perdita/assenza è prevedibile si protragga nel tempo, senza alcuna possibilità di ripristino immediato di una condizione di supporto assistenziale adeguata; ricovero temporaneo per riabilitazione o convalescenza dopo fatto acuto in RSA Prima fascia
Modalità di accesso al servizio.
L’attivazione di questo percorso assistenziale avviene da parte l’Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) o, in caso di ricovero in ospedale, dell’Unità di Valutazione Geriatrica Ospedaliera (UVGO). In ogni ospedale del Presidio Unico Ospedaliero ASL3 infatti è possibile richiedere la valutazione dell’equipe di UVGO per la programmazione di una “Dimissione Protetta”.
Qualora la famiglia dell’anziano ritenga che ci possano essere delle difficoltà assistenziali alla dimissione dello stesso, può fare richiesta di valutazione al Coordinatore Infermieristico o al Dirigente Medico del reparto presso cui l’anziano è ricoverato. È compito del personale del reparto attivare tempestivamente l’UVGO qualora si prospettino difficoltà alla dimissione.
In seguito alla valutazione geriatrica, qualora il progetto assistenziale preveda il ricovero in RSA di prima fascia, il nominativo della persona anziana viene inserito in una lista di attesa informatizzata gestita dalla ASL. Per garantire la risposta più rapida possibile, il paziente sarà inserito nella lista di attesa per tutte le RSA di prima fascia con la possibilità eventuale, su desiderio dell’anziano e dei familiari, di escluderne al massimo due.
In caso di rifiuto al ricovero da parte del paziente o familiari al momento della chiamata sarà considerato completato il percorso tutelato della dimissione protetta ospedaliera del paziente ed automaticamente si determinerà l’uscita dalla lista di attesa con chiusura della pratica.
L’indicazione al ricovero in RSA di prima fascia deve essere appropriata, basata su obiettivi sanitari concreti e realistici in termini di recupero funzionale; la durata del ricovero deve essere proporzionata al raggiungimento degli stessi (tempi medi previsti in base ai dati della letteratura internazionale rispetto alle problematiche di ricovero più frequenti: 30 giorni).
Durante il ricovero in regime di prima fascia un’equipe di valutazione geriatrica a componente socio sanitaria (UVG) valuterà periodicamente l’andamento della riabilitazione/stabilizzazione delle condizioni cliniche, definirà la durata della degenza in RSA in base al rapporto “recupero funzionale possibile/minor degenza possibile”, deciderà se necessario, di concerto con la famiglia, di attivare ulteriori pratiche socio sanitarie e stabilirà le dimissioni (in media dopo 30 giorni dal ricovero in RSA sino ad un massimo di 120 giorni in casi di particolare complessità).
In caso di pazienti anziani nella fase terminale di vita, il ricovero può avvenire su proposta dell’Ospedale tramite l’Unità di Valutazione Geriatrica Ospedaliera o del Medico di Medicina Generale tramite segnalazione alle Cure Domiciliari del territorio competente e valutazione congiunta del caso.
In caso di ricovero di “sollievo” alla famiglia di anziano non autosufficiente per emergenza sociale o in caso di “rottura del nucleo familiare che ospita l’anziano”, l’attivazione del percorso può avvenire con richiesta del Medico di Medicina Generale di “Valutazione per ricovero di sollievo”, e segnalazione al Nucleo Residenzialità della Zona di appartenenza.
L’accesso delle persone anziane alle strutture residenziali “extraospedaliere” per Ricoveri di Sollievo avviene in istituti convenzionati con ASL3 Genovese nel Setting Assistenziale ritenuto adeguato al bisogno della persona, in base alla valutazione del Medico Geriatra. La durata del ricovero ed il Setting Assistenziale sono stabiliti dal Servizio competente e comunque non possono essere superiori ai 30 giorni nell’anno solare. Tale questo accordo dovrà essere accettato e sottoscritto dall’utente e/o la famiglia, che si impegnano a rispettarlo.
Assumendo l’urgenza e la assoluta necessità di questa tipologia di ricovero temporaneo, non è facoltà dell’utente e/o famiglia scegliere la struttura del ricovero (salvo l’esclusione di due strutture rispetto al complessivo di quelle convenzionate con ASL3). Al momento della disponibilità di un posto convenzionato per un istituto corrispondente al setting valutato dal Geriatra viene contattato l’utente e/o la famiglia per il ricovero. La persona contattata ha 24 ore di tempo per accettare l’ingresso. In caso di rifiuto la pratica viene annullata.
Dal punto di vista economico nei primi 60 giorni la retta di degenza è a totale carico di ASL3. Dopo il 60° giorno l’ospite e/o la famiglia sono tenuti al pagamento della quota alberghiera. Fa eccezione il ricovero di “sollievo”, che prevede una compartecipazione alla spesa (quota alberghiera) a carico dell’utente già dal primo giorno del ricovero e comporta alla ASL l’onere finanziario di una quota sanitaria. È disponibile e scaricabile in formato PDF l’elenco delle RSA di prima fascia convenzionate con la ASL 3 Genovese.