Genova. Prima il blocco stradale poi l’occupazione per circa quattro ore degli uffici dell’Inps in piazza della Vittoria. E’ stata una lunga mattinata di protesta quella di un centinaio di lavoratori di Ilva e Ansaldo che a un anno e mezzo dall’emendamento che aveva sbloccato dopo anni le pensioni da amianto per circa 700 lavoratori genovesi, hanno continuato a veder rigettate le loro richieste dall’istituto di previdenza.
Il motivo? Questi lavoratori prima dell’approvazione dell’emendamento all’interno della legge di stabilità 2015, avevano perso le cause portate avanti davanti al tribunale di Genova per il riconoscimento dell’esposizione. Un atteggiamento che il segretario genovese dello Spi Cgil definisce “arbitrario, visto che recenti sentenze, l’ultima di venerdì scorso davanti alla corte d’appello di Genova, dicono invece che la legge istituisce un nuovo diritto per tutti i lavoratori”.
I lavoratori sono stati ricevuti a lungo dalla direttrice provinciale dell’Inps Valeria Ciferri che ha spiegato come l’istituto “attenda ora le motivazioni dell’ultima sentenza per valutare se la posizione tenuta fino ad oggi potrà essere modificata”. Per ore i lavoratori hanno chiesto, dopo aver occupato pacificamente l’ufficio della direttrice e i corridoi del terzo piano della sede genovese dell’Inps, la data di un incontro a Roma con il direttore generale dell’istituto.
A sbloccare la situazione, poco prima delle 14, il parlamentare genovese Mario Tullo che ha parlato con i lavoratori dopo aver concordato con il capo di gabinetto del ministero del Lavoro la convocazione di un incontro con i sindacati e gli enti coinvolti entro il 15 ottobre.
Nel video il blocco stradale di questa mattina:
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