Genova. “Sono arrivata dopo che è successo tutto. Il ragazzo? l’’avrò visto quattro o cinque volte, sembrava una persona perbene e anche gli amici che frequentava, tutti sui trent’anni, sembravano a posto. Mio nipote ed altri vicini hanno sentito la discussione animarsi parecchio ma mai avremmo immaginato che finisse a colpi di pistola”. La vicina di casa dell’abitazione dove oggi pomeriggio è stato ucciso il pluripregiudicato Davide Di Maria ha l’aria preoccupata ma nel frattempo tira un sospiro di sollievo mentre spiega che la madre vive proprio lì attaccata a quell’appartamento.
“E’ andata bene perché in questo cortile è sempre pieno di bambini che giocano -spiega la donna osservando il terreno dove la polizia ha collocato le classiche lettere che mettono insieme le tracce di un delitto. “Fino a un mese fa c’era una piscina e i bambini facevano avanti e indietro. Questa è un po’ un’isola felice, siamo tranquilli, in mezzo al verde. Ora un po’ di paura in più la abbiamo”.