Vigili del fuoco

Incendi, carenza di organico e convenzione da rinnovare: in Liguria fiamme e polemiche

incendio

Liguria. “L’incendio che ha colpito, ieri pomeriggio, le alture di Genova ha messo in evidenza il fallimento di un progetto di riordino attento solo ad un taglio economico a discapito dei lavoratori e dei cittadini. Il risultato: un comando provinciale messo in serie difficoltà per la carenza di organico con un’età media di 50 anni”. E’ il duro j’accuse dell’Unione Sindacale di Base dei vigili del fuoco genovesi, impegnati da settimane anche sul fronte incendi.

“E’ estremamente difficile vivere in una città che passa dal fuoco all’acqua nel giro di pochi mesi e che dimostra sempre la fragilità di un territorio dove la previsione è un concetto dimenticato nel cassetto – continua la nota sindacale – Non si gioca con la sicurezza dei cittadini: 64 pompieri presenti a fronte di 860000 abitanti con una riduzioni quotidiane dettate anche dalle richieste di aiuto dal territorio del sisma di Amatrice. Una manciata di personale chiamato in straordinario a tamponare una emergenza nell’emergenza, decisamente insufficiente rispetto alla condizione permanente in cui si trova il corpo nazionale. Una convenzione per gli incendi boschivi non più rinnovata che permetteva, in parte, di sopperire alla carenza di personale. Il soccorso in ginocchio con 5 squadre coinvolte negli incendi boschivi e l’impossibilità di garantire il 115 alla popolazione”, conclude il sindacato.

E mentre ieri la Liguria andava a fuoco, da ponente a levante, in Regione divampavano le polemiche: il capogruppo della Lega nord in Regione, il leghista Alessio Piana, chiede una taglia per i piromani, i consiglieri di minoranza Pippo Rossetti (Pd) e Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) chiedono al Governatore Giovanni Toti che firmi la convenzione con i vigili del fuoco, un importo di circa 300 mila euro, “che garantirebbe la sicurezza di cittadini e territorio”.

Anche il M5S, dopo aver accusato il Pd di schizofrenia per aver azzerato i fondi per la Convenzione antincendi nella scorsa legislatura, rincara: “Si cominci con una Convenzione che potenzi il soccorso urgente e si faccia pressione a livello governativo affinché il ministro degli Interni ritiri lo scellerato riordino del corpo dei Vvf del 2014, stabilizzi tutti i precari e cancelli per sempre la parola “produttività” dal soccorso civile”.

“Oltre che con i danni ereditati dalla giunta di cui faceva parte Rossetti – a replica dell’assessore Stefano Mai – in queste settimane stiamo facendo anche i conti con la scellerata decisione del governo Renzi di cancellare il Corpo Forestale dello Stato, su cui, per altro, permane uno stato di assoluta incertezza normativa. Per garantire un adeguato presidio del nostro territorio stiamo studiando le modalità di rinnovo, dal prossimo anno, della convenzione con i Vigili del fuoco interrotta 5 anni fa”.

Una convenzione da attivare urgentemente anche per il Conapo. “Invito il presidente Toti a porre la dovuta attenzione al problema”. Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato autonomo dei vigili del fuoco ricorda infatti che “i vigili del fuoco sono gli unici ad avere un servizio h24 di pronto intervento e un incendio boschivo o lo si spegne nei primi minuti da terra o i cittadini devono poi pagare costosi mezzi aerei e costi sociali e ambientali elevati”.

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