Contro 147 licenziamenti

Ericsson, ‘penultima’ chiamata. I lavoratori: “Regione e Comune chiedano intervento al Governo”

Domani confronto tecnico a Roma con azienda e Regioni. Lunedì la trattativa si chiude e l'azienda potrà inviare le lettere di mobilità

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Genova. “Una situazione non grave ma gravissima rispetto alla quale fino ad ora il Governo è stato latitante. Per questo oggi con ancora maggior forza abbiamo chiesto a Regione e Comune di prendere una posizione ufficiale sia nei confronti dell’azienda che nei confronti del Ministero dello Sviluppo economico”. Fabio Allegretti, segretario Slc Cgil Genova riassume così l’ennesimo tentativo da parte di sindacati ed rsu di evitare il licenziamento di 147 lavoratori genovesi di Ericsson, dopo il piano presentato a giugno che l’azienda vorrebbe chiudere entro l’anno.

Oggi i sindacati hanno incontrato in Regione il presidente Giovanni Toti e gli assessori Gianni Berrino ed Edoardo Rixi. Poi a Tursi hanno rinnovato le loro richiesta al sindaco Marco Doria e all’assessore Emanuele Piazza.

Il 12 settembre scade la seconda fase della procedura di mediazione presso il ministero del Lavoro. Dal giorno successivo Ericsson ha 120 giorni di tempo per inviare le lettere di licenziamento (485 a livello nazionale). Domani ci sarà a Roma un ulteriore incontro dove però non parteciperà nessun rappresentante del ministero: “Abbiamo scoperto oggi – dice Allegretti che il ministero ci metterà solo a disposizione una sala per quello che ha definito un incontro tecnico tra azienda, sindacati e rappresentanti delle Regioni”.

La richiesta, che è stata fatta oggi dai sindacati e che domani i tecnici delle regioni riporteranno all’azienda, è quella di far ricorso agli ammortizzatori sociali: “Abbiamo chiesto alla Regione Liguria di mettere sul piatto risorse per gli ammortizzatori per tentare di far cambiare idea all’azienda che fino ad oggi è stata totalmente indisponibile”.

Il tempo stringe mentre la situazione sembra ormai disperata senza un intervento del Governo. Per questo alcuni parlamentari del Pd e non solo, sollecitati dal deputato Mario Tullo, hanno sottoscritto una lettera inviata al presidente del consiglio Matteo Renzi e ai suoi ministri ricordando che Ericsson ha ricevuto “finanziamenti pubblici in particolare attraverso Protocolli d’Intesa e Accordi di programma per i siti di Pisa e Genova Erzelli”.

“Siamo a domandarvi un impegno – scrivono i parlamentari – affinché il confronto sia allargato al Ministero dello Sviluppo Economico. Consapevoli degli investimenti e delle opportunità previste per i prossimi anni dal Piano Strategico Nazionale per la banda ultralarga, un business cui di certo Ericsson vorrà partecipare vi si chiede di provare fino in fondo a tutelare questi lavoratori”.

Il 14 settembre è previsto uno sciopero nazionale dei lavoratori ma se l’incontro di domani si concluderà, come sembra, senza un nulla di fatto, non è escluso che già nei prossimi giorni possano scattare nuove proteste.

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