Tavolo tecnico

Crisi Hanjin, accordo con gli spedizionieri: una polizza ad hoc per sbloccare la situazione

hanjin agenti marittimi
Foto d'archivio

Genova. Le pesantissime conseguenze legate alla crisi finanziaria del Gruppo Hanjin Shipping non hanno mancato di colpire anche gli spedizionieri italiani. Nessuna delle oltre 2600 aziende del mondo spedizionieristico rappresentato da Fedespedi può dirsi non toccata dagli innumerevoli disagi e dai costi conseguenti al blocco delle procedure di imbarco, per l’export, e dalle innumerevoli difficoltà legate alla consegna, in import, dei contenitori.

E’ stato così che si è svolto, su iniziativa di Spediporto un importante incontro tra tutte le parti coinvolte operativamente e commercialmente nel caso Hanjin.
Presenti i Terminalisti con SECH e VTE, gli Agenti Marittimi con Assagenti, gli spedizionieri con Fedespedi e Spediporto e, naturalmente, la dirigenza HANJIN ITALY.

“La volontà – dichiara Giampaolo Botta Direttore Generale Spediporto – è quella di evitare migliaia di claims tra compagnia e spedizionieri, impresa non semplice visto che ad oggi sono migliaia in Italia i contenitori degli Spedizionieri Internazionali bloccati e che stanno accumulando forti ritardi nelle consegne. Ci sono penali per ritardata consegna, merce deperibile su contenitori in viaggio o già sbarcati, costi per centinaia di migliaia di euro che maturano ogni giorno. Inoltre vi sono migliaia di contenitori fermi in mare di cui non si ha informazioni su quelli che potranno essere i tempi della consegna. In un momento dell’anno dove cominciano a viaggiare le merci per il prossimo Natale”.

Un tavolo tecnico, richiesto dagli spedizionieri, che ha visto però la partecipazione attiva dei terminalisti e degli agenti. La volontà è stata quella di lavorare insieme per trovare una linea di indirizzo comune, un coordinamento che tenga conto delle esigenze di tutti e che rispetti termini e condizioni di consegna.

“Pur in un momento difficilissimo, il personale e la Direzione di Hanjin hanno mostrato grande disponibilità e professionalità; la ridottissima possibilità di disporre e decidere (le linee di indirizzo sono dettate dalla capogruppo Hanjin International) – sottolinea sempre Giampaolo Botta – non ha fatto venire meno una forte collaborazione dei dipendenti a cui va la nostra solidarietà”.

Legittimità dei depositi cauzionali richiesti per il ritiro dei contenitori, la gestione delle spedizioni tanto in import che export, le modalità di pagamento delle competenze armatoriali ed agenziali, la gestione dei trasporti in joint sono state parte della folta agenda di lavori che ha caratterizzato il lungo incontro che, iniziato nella prime ore della mattina si è concluso solo dopo alcune ore al termine delle quali è stata individuata una proposta formulata da Fedespedi e Spediporto, accolta positivamente dai Terminalisti presenti e dalla stessa compagnia.

Gli Spedizionieri attraverso una apposita polizza, valevole a livello nazionale stipulata da Fedespedi, garantiranno sia i terminal che la compagnia della pronta riconsegna dei vuoti una volta concluse le operazioni di importazione. E’ la prima volta che si adotta una soluzione di questo genere che, preservando la facoltà degli associati di aderirvi o meno, consentirà uno sblocco complessivo della situazione a livello Nazionale dove sono già presenti oltre mille contenitori.

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