Genova. “Sarà anche vero, come è ben noto, che il sistema penitenziario italiano è oberato da una serie di criticità che ne minano l’efficienza. Ed è certo che l’impegno del Ministro, dell’Amministrazione Penitenziaria e della Uilpa sta contribuendo a riportare nei parametri richiesti dalla CEDU la situazione della vivibilità penitenziaria, ma, come da tempo ripetiamo, molto, ma proprio molto, occorre ancora fare per stimolare molti dirigenti periferici a gestire con oculatezza, responsabilità e competenza anche le minime questioni per cui non serve essere grandi manager”. Lo dice il segretario della Uilpa Penitenziari, Fabio Pagani, dopo aver appreso quanto sta accadendo nel carcere di Marassi a proposito della mensa riservata agli agenti penitenziari.
“Ci sono disservizi e carenze su tutti i punti di vista (alimentari e igienico-sanitari), a differenza della cucina dei detenuti, dove il direttore è intervenuto con immediatezza inserendo ben 10 detenuti cuochi e uno chef esterno – prosegue – nella mensa della Polizia Penitenziaria, invece, oggi è stata servita coppa avariata, con il rischio di intossicare tutto il personale in servizio”.
Il sindacalista Uil conclude auspicando che le competenti autorità sanitarie ed amministrative facciano piena luce sull’accaduto e decidano di individuare eventuali responsabilità.