Genova. “Oggi non è necessario nessun aumento di capitale”. Così Vittorio Malacalza, azionista di maggioranza di Banca Carige che aggiunge: “Io non sono contrario agli aumenti di capitale se necessari, altrimenti sono dannosi. Al momento non c’è nessuna necessità. Da imprenditore sono famoso per aver sempre voluto gli aumenti di capitale, ma in Carige oggi non servono”.
Ospite al Festival della Comunicazione a Camogli, Malacalza ha parlato anche di riduzione del personale: ”se sarà funzionale a un progetto industriale lo faremo, ma attualmente è l’ultima delle cose a cui pensiamo”, commentando quanto detto nei giorni scorsi dal premier, Matteo Renzi, secondo il quale le banche dovrebbero ‘asciugarsi’.
Nel piano industriale Carige ha previsto la cessione dei crediti deteriorati per 1,8 miliardi in due anni, “ma può essere anche qualcosa di più eclatante, come meno eclatante. Dipenderà dalle convenienze aziendali”. “A noi per primi danno fastidio i crediti deteriorati, ma c’è modo e modo di eliminarli”. Al momento la banca non sembra interessata a trattare con il fondo Atlante. “E’ uno strumento che può essere utile, ma noi non lo guardiamo. Pensiamo che ogni banca debba gestire i suoi npl”.