Rimarrà in carcere Mahmoud Jrad, il siriano di 23 anni fermato a Varese nei giorni scorsi perché sarebbe stato pronto a partire per andare a combattere in Siria con le milizie di Al-Nusra.
A deciderlo è stato il presidente dell’ufficio gip di Milano, Aurelio Barazzetta, rinnovando la misura cautelare dopo la trasmissione degli atti per competenza territoriale sulla sua posizione da Genova al capoluogo lombardo.
Jrad, detenuto nel carcere di Rossano (Cosenza), era stato fermato nell’ambito di un’indagine della Dda di Genova che coinvolge altre persone, tra cui anche il
fratello del siriano, tre imam (un albanese e due marocchini) e due marocchini che frequentavano moschee salafite.
Il gip di Genova, però, ha trasmesso gli atti alla Dda milanese e il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli ha chiesto la conferma del carcere per Jrad, accusato di essersi arruolato all’interno dell’organizzazione terroristica Jabhat Al-Nusr’, affiliata ad Al Qaeda, per compiere atti di violenza in Siria. Richiesta accolta dal gip.
Nello smartphone dell’uomo anche alcuni file audio che sarebbero stati inviati dal fronte di guerra ad Aleppo, con indicazioni operative per i mujaheddin che combattono nella città siriana. Jrad sarebbe stato, stando alle indagini, in contatto diretto con uomini dell’organizzazione terroristica affiliata ad Al Qaeda in Siria.