Genova. Nel fine settimana, insomma tra poche ore, Amatrice avrebbe dovuto ospitare la storica Sagra degli Spaghetti all’amatriciana. Non sarà così, evidentemente, perché il terremoto di mercoledì ha spazzato via il paese, e tanti abitati nelle vicinanze.
In mezzo alla grande quantità di iniziative solidali, una ne riprende proprio la tradizione culinaria ed è importante, perché, dopo i morti e la devastazione, il pericolo è che intere comunità non vengano ricostituite e cessino di esistere per sempre. A lanciarla è il portale Feste e Sagre in Liguria, che si è rivolto a tutti gli organizzatori di appuntamenti enogastronomici della nostra regione. “Agli organizzatori delle sagre liguri – scrive il portale – vogliamo lanciare una proposta: inserite nel menu della vostra prossima sagra la pasta all’amatriciana per una raccolta solidale e comunicateci via mail quanto devolverete per ogni piatto venduto. Noi vi faremo la promozione gratuita. Perché la solidarietà può nascere da un simbolo, ma finire con un grande gesto”.
Nelle scorse ore una simile proposta, rivolta però ai ristoranti, era stata avanzata da Slow Food. Si chiama “Futuro per Amatrice” e prevede, per i locali aderenti, una donazione di 2 due euro per ogni piatto servito della celebre ricetta: 1 a carico del cliente e 1 a carico del ristoratore, il tutto per un anno. Per far si che, dopo la solidarietà di questi giorni, l’interesse e gli aiuti per i terremotati non svaniscano in breve tempo.