Recco. Semaforo rosso per il Settebello che dopo tre vittorie consecutive frena contro i campioni olimpici in carica. Al Maria Lenke di Rio de Janeiro c’è il remake della finale di Londra 2012. Il 12 agosto di quattro anni fa in Inghilterra era finita 8-6 per la Croazia.
“Oggi è stata una partita dura fisicamente come ci aspettavamo – analizza il commissario tecnico Alessandro Campagna -, dove per la prima volta abbiamo subito un po’ il pressing avversario. Ci hanno messo in difficoltà nel servirci il centro e hanno costretto gli esterni a fare un duro lavoro di smarcamento, che ha tolto energie. Non è stata una bella partita ma è positivo essere rimasti attaccati al match fino alla fine. Andiamo avanti e prepariamo la prossima partita di domenica con gli Stati Uniti. Poi penseremo al quarto di finale“.
Il recchelino Sandro Sukno è stato il match winner con cinque gol al compagno di squadra e capitano azzurro Stefano Tempesti. Francesco Di Fulvio, anche lui compagno di club di Sukno, commenta la prova del croato: “E’ l’uomo in più della Croazia, il più forte che hanno, molto bravo lui oggi ma lo abbiamo fatto tirare con troppa facilità. E’ un piccolo passo falso ma in un torneo così lungo ci può stare. Adesso dobbiamo essere bravi a voltare subito pagina“.
La partita. Croazia in gol dopo 40 secondi con Buslije. Nel possesso palla successivo il tiro di Jokovic trova pronto Tempesti a toccare quel tanto che basta per mandare la palla sul palo. I campioni olimpici rallentano il gioco e fanno girare palla, ma sono sempre imprevedibili e pericolosi. Una sassata di Figlioli dopo 2’08” pareggia subito i conti. Gitto guadagna la prima superiorità, senza esito. Anche la Croazia fallisce la sua prima superiorità. Poi è Tempesti che chiude due volte la porta a Bukic nell’arco di dieci secondi.
Girandola di gol nel secondo tempo, nove in otto minuti; alla fine la spunta la Croazia a 16 secondi dalla fine con il rigore realizzato da Jokovic (fallo di Gitto) dopo che Tempesti si era appena superato nell’uno contro uno con Sukno lanciato a rete. Qualche disattenzione difensiva anche per i croati, come quella che ha portato al gol Bodegas per il momentaneo 3-2 azzurro dopo 11’40”. A metà gara il tabellone segna 5 a 4 per gli uomini con la calottina a scacchi biancorossi.
Il primo break croato giunge dopo un minuto del terzo tempo con un bolide di Sukno per il 7-4; rimonta azzurra col tap-in di Nicholas Presciutti che spinge in rete la respinta di Pavic sul tiro del fratello Christian dopo 45 secondi e l’alzo e tiro di Gallo a 20’03”. Il secondo break croato lo firma di nuovo Sandro Sukno che sale a cinque reti dopo 24 minuti.
Passano 43 secondi del quarto tempo e Gallo in superiorità riporta gli azzurri a -1. La seconda rimonta italiana non riesce e la Croazia, che continua a rallentare il gioco, colpisce con l’uomo in più e chiude i conti con le reti di Bukic e Buric.
Il tabellino:
Croazia – Italia 10-7
(Parziali: 1-1, 4-3, 3-2, 2-1)
Croazia: Pavic, Buric 1, Petkovic, Loncar, Jokovic 1, Bukic 1, Macan, Buslje 1, Sukno 5, Krapic, Setka 1, Garcia Gadea, Bijac. All. Tucak.
Italia: Tempesti, Di Fulvio, Gitto, Figlioli 1, Fondelli 1, Velotto, Nora 1, Gallo 2, C. Presciutti, Bodegas 1, Aicardi, N. Presciutti 1, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri: Koganov (Aze) e Flahive (Aus).
Note. Superiorità numeriche: Italia 3 su 8 più 1 rigore segnato, Croazia 5 su 11 più 1 rigore segnato. Usciti per limite di falli Fondelli a 2’24”, N. Presciutti a 4’51” e Macan a 4’56” del quarto tempo. Ammoniti per proteste Tucak nel terzo e Campagna nel quarto tempo.
Con il successo sugli azzurri nell’incontro diretto la Croazia è prima nel girone con 6 punti; 6 punti anche per l’Italia, seconda. Seguono Spagna con 4, Montenegro e Stati Uniti con 2 e Francia a 0. Oggi alle ore 16,40 Stati Uniti contro Montenegro e alle ore 1,50 Spagna contro Francia. La fase preliminare a gironi si conluderà domenica 14 agosto, quando l’Italia affronterà gli Stati Uniti all’1,30.