Centrodestra

Referendum, Garibaldi (Ncd-Area Popolare): “Nessun ricatto, esprimiamo il nostro pensiero”

scheda elettorale referendum
Foto d'archivio

Liguria. “Dopo la fine dell’esperienza del Popolo della Libertà, per me importante e positiva ma la cui conclusione ho dovuto subire, nel 2013 ho aderito al Nuovo CentroDestra e lì sono rimasto mettendoci la faccia ogni giorno, senza chiedere nè prebende e poltrone. Mi hanno accusato negli ultimi anni del mandato in Consiglio Regionale di essere stampella della sinistra perché in più occasioni ho votato favorevolmente. Certo se votare alcuni provvedimenti a favore della collettività o degli alluvionati è da “stampella” allora sono felice di esserlo stato”. A dirlo è Gino Garibaldi, coordinatore Regionale Nuovo CentroDestra Liguria Popolare.

“Nel 2015, alle primarie del PD, ho invitato i cittadini liberi da vincoli partitici a votare la candidata Raffaella Paita perché rappresentava il meno peggio se confrontato con il rosso Cofferati. Risultato: PD spaccato e diviso con il centrodestra che ha conquistato la Regione. E un grazie va anche a Giovanni Toti che ha saputo unire altrimenti con i nomi che circolavano la sconfitta era matematicamente certa. Voglio ricordare che nel nostro piccolo abbiamo con convinzione ed entusiasmo sostenuto il “progetto Toti”. Se fossi stato un opportunista come qualcuno (che non esitava a vergognarsi di Berlusconi negli ultimi anni del PdL salvo poi andare in Forza Italia, salvo poi andarsene perché non gli garantivano la poltrona, salvo poi andare in altri lidi) oggi sarei nuovamente Consigliere Regionale”.

“Sul referendum ho espresso il mio punto di vista politico come Coordinatore Regionale NCD, partito che sostiene il SI e che ha lavorato per le riforme istituzionali, senza lanciare ricatti o avvertimenti. Siamo in democrazia, potremo dire almeno la nostra su di un tema nazionale così importante? Tra l’altro saranno gli stessi cittadini, come prevede la nostra Costituzione, a giudicare la bontà di questa riforma. Rispetto le posizioni dei Segretari di partito della coalizione ligure ma al contempo chiedo che si rispettino le nostre. Ciò nonostante a livello regionale ci sentiamo con dignità parte integrante di questa maggioranza che ha saputo proporre un modello di governo ampio ma soprattutto fondato su di un progetto di prospettiva per la nostra regione. E questo è un impegno che riguarda tutta la coalizione. Cerchiamo quello che ci unisce e non quello che ci divide”.

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