Genova. “Di ginnico non ha nulla, di pericoloso molto”. Siamo nel Parco delle Mura, sulle alture di Genova e sotto inchiesta c’è il vecchio percorso ginnico al Peralto, che versa in uno stato di desolante degrado. Lo sterrato impraticabile, gli attrezzi in abbandono e tanta sporcizia. Un percorso che si snoda dalla Polveriera e arriva sopra il quartiere di Oregina.
“L’ultimo intervento risale a parecchi anni fa – ammette l’assessore comunale Italo Porcile – è malmesso, ma serve un intervento cospicuo per risistemarlo tutto e abbiamo a disposizione solo un piccolo budget, faticosamente ottenuto dopo anni di nulla, che deve coprire tutte le spese di tutto il Parco, eventi, percorsi, visite guidate, sentieri ecc..”.
Alcune decine di migliaia di euro, circa 70 mila, arrivate con l’ultima variazione di bilancio con cui gestire l’immenso patrimonio ambientale e, ora, anche turistico, alle spalle della città.
“In pochi mesi abbiamo pulito già alcune zone, come porta San Simone invasa dalla spazzatura, fatto ripartire le visite guidate ai forti, con una domanda sempre superiore ai posti disponibili, un segno positivo questo che ci incoraggia”.
A Forte Begato, nella grande casa al centro è arrivato il “mini museo”, una ventina di pannelli che ripercorrono la storia dei forti, con un punto informazione ad hoc. Il Parco delle Mura, costituito come parco urbano comunale nel 1991, ormai coincide da una decina d’anni con l’area protetta di interesse locale, che significa di fatto vincoli paesaggistico ambientali e la possibilità, anche, di qualche finanziamento regionale. “Ma purtroppo arrivano solo spiccioli – sottolinea Porcile – Comunque Forte Begato, chiuso per quindici anni, con le aperture nei fine settimana è rinato. Anzi ora dobbiamo assegnare nuovi spazi e stiamo interloquendo per aprire un’attività di bar/ristorante”. In partenza anche i progetti sugli altri due forti passati a Tursi, il Crocetta e Puin, per cui è prevista l’apertura come per il “fratello” Begato.
Passata l’estate partono i lavori per la riqualificazione (76 mila euro) complessiva dei giardini Calcagno ad opera del Municipio Centro Est che si tradurrà in un maggiore spazio verde, nuovi arredi, più tavoli per pic nic. “Un’area molto frequentata da tutta la città, che merita una cura particolare”, sottolinea il presidente di Municipio, Simone Leoncini.
Dopo un decennio e più di immobilità, qualcosa si muove, grazie ai fondi Por Fesr 2007-2013 che hanno consentito di costituire sentieri e planetario. Ora si spera nella nuova tornata, quella del 2014-2020. Chissà che anche il vecchio percorso ginnico non ne benefici, nonostante sia il più “bucolico” e spesso più amato del nuovo. “E’ malmesso, è vero, – conclude l’assessore – ma è nell’elenco delle cose da fare. Speriamo tocchi presto anche a questa parte del parco. Il budget prima non c’era, ora è piccolo e serve per tutto, ma è comunque un piccolo passo”.
Foto Claudio Barbieri