Genova. Con una lettera aperta rivolta a Sindaco e Prefetto Giulio Sanson torna alla carica. Il titolare del bed & breakfast situato al civico 11 di via XX Settembre chiede ancora una volta di poter comprare gli spazi che dovranno ospitare un centro di accoglienza per migranti.
“La vostra decisione – scrive – è stata un errore colossale. L’immobile è oggetto di un sano appetito imprenditoriale da parte dell’albergatore che casualmente occupa il piano inferiore. Se diamo la possibilità di fare un ulteriore investimento, ragionevolmente l’occupazione dovrebbe crescere e così gli introiti per Comune e Stato”.
Sotto accusa poi, ancora una volta, la collocazione estreamente centrale del punto di accoglienza. “Per un profugo che fugge dalla guerra e dalla carestia – rincara Sanson – che differenza fa tra via XX Settembre e, ad esempio, via Bologna? Che differenza fa se il centro in cui viene accolto, torno a fare un esempio, è in via XX Settembre o a Rivarolo? Nessuna. Invece, quando un potenziale ospite scrive dalla Norvegia, se la struttura è ad 8 km da Palazzo Ducale, dall’Acquario e da tutti i palazzi storici oppure a 200 metri la differenza conta molto”.
“E’ per questo che – conclude – prego, scongiuro e supplico Sindaco, Prefetto e chiunque abbia potere in merito di tornare sulle proprie decisioni”.