Politica

Migranti, Centro Democratico: “Pd genovese stimoli Governo ad agire”

Centro Democratico

Liguria. “E’ inaccettabile che più della metà dei Comuni italiani non sia disponibile ad accogliere i migranti, con l’ovvia conseguenza di scaricare sull’altra metà la gestione del problema”. Lo dichiara Antonello Barbieri, segretario provinciale genovese del Centro Democratico.

“Il dovere dell’accoglienza riguarda tutti e la questione è talmente seria da far vergognare coloro che, egoisticamente, rifiutano di farsene carico. Vanno riviste poi, la collocazione dei migranti, evitando l’eccessiva concentrazione in strutture spesso al limite del decoro, le procedure per il riconoscimento dello status di rifugiati che vanno velocizzate e deve, inoltre, essere facilitato l’accesso ad una qualche forma lavorativa”.

“Il Governo dovrebbe poi spingere l’Europa alla revisione dello sciagurato “Trattato di Dublino” sottoscritto per l’Italia da Berlusconi e Maroni, che di fatto impedisce ai migranti di lasciare il nostro Paese per quasi due anni dal giorno del loro arrivo. Va poi immediatamente bloccato l’accordo con il dittatore Erdogan ed i tre miliardi di euro previsti per bloccare il corridoio turco ( infischiandosene dei diritti umani) siano utilizzati per sostenere politiche economiche mirate nei paesi più coinvolti nell’esodo. Di questo si occupino gli esponenti del PD locali, quando si governa si agisce, non si propongono dibattiti, più o meno finalizzati a favorire personali ambizioni”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.