Genova. Il segreto della rinascita di Muriel si chiama doppio allenamento, lo rivela Marco Giampaolo al termine della partita vittoriosa contro l’Atalanta in cui il colombiano ha fatto impazzire la difesa ospite: “Speriamo che possa continuare così – dice – lui non ha mai saltato una seduta, fa una dieta appropriata, sostiene il doppio allenamento il mercoledì e il giovedì ed è l’unico, dimostra di essere molto coinvolto. È bravo il nostro preparatore, si parlano tutti i giorni”.
Al mister interessa però la prestazione dell’intera squadra, lo sottolinea più volte: “L’Atalanta mi era parsa in palla già alla prima giornata, qui la partita è stata combattuta, equilibrata, potevamo chiuderla prima, ma eravamo poco lucidi alla fine, in debito d’ossigeno, il palleggio insistito era per recuperare energia, nel primo tempo avevamo speso molto e poi temevamo che loro potessero rimettere a posto le cose”.
La stagione salvata in extremis l’anno scorso ha lasciato degli strascichi: “Ti porti dietro quelle esperienze negative, anche inconsciamente, quello che mi è piaciuto è che siamo rimasti aggrappati alla partita sino alla fine senza risparmiarci, prendiamo per buono quello che abbiamo fatto”.
L’ingresso di Praet è stato un rischio calcolato: “Ho sfruttato la superiorità numerica, probabilmente avrei fatto altre scelte se fossimo stati 11 contro 11. Al momento posso dire che è una pedina importante in più per le sorti della nostra squadra, non so se giocherà part-time o a tempo pieno”.
Giampaolo aveva predicato calma sin dall’inizio, il processo di rifondazione della Samp, sia tattica sia mentale, sarebbe stato molto lungo, anche se oggi i risultati sono già ottimi dal punto di vista della classifica, ma l’allenatore blucerchiato non cambia idea: “Prendiamo per buono quello che abbiamo fatto in queste due partite, verranno momenti in cui faremo passi indietro”.