Il vertice a Roma non porta novità sostanziali e avvicina il drastico piano di licenziamenti di Ericsson, anche se, per il momento, tutto rimarrà immobile. Si è chiuso così il vertice iniziato alle 12 di oggi presso il Ministero del Lavoro, dove la multinazionale ha confermato l’intenzione di procedere con il piano di esuberi: 384 sull’intero territorio nazionale, 147 solo a Genova.
Proprio sotto la Lanterna domani si terrà un’assemblea, durante la quale i sindacati spiegheranno il risultato del vertice e si decideranno le prossime mosse. “L’incontro – ha spiegato Daniela Roccu, Rsu – ha prodotto un rinvio. Alla prossima riunione le regioni interessate dagli esuberi presenteranno gli interventi da mettere in campo per cercare di convincere l’azienda a desistere dai suoi piani. Azienda che, tra l’altro, non ha accettato la nostra ipotesi di ricorrere ai contratti di solidarietà. Sicuramente nei prossimi giorni proclameremo nuovi scioperi di protesta”.
Il prossimo 6 settembre, invece, le parti torneranno a sedersi al tavolo del Ministero del Lavoro, presenti anche le Regioni interessate, e fino a quel momento tutto resta sospeso. Le lettere di licenziamento rimangono congelate fino al 12 settembre, termine ultimo per avviare le procedure.