Genova. Le buste sono state aperte il 5 agosto le buste per l’affidamento dei lavori per la realizzazione del nuovo collegamento tra l’uscita autostradale di Genova-Aeroporto dell’A10 e la strada a mare Guido Rossa. L’opera che richiederebbe, come da bando di gara, 26 mesi di lavori, potrebbe partire già agli inizi del 2017.
Sulle oltre 20 offerte pervenute (ma ora i tecnici di Sviluppo Genova e di Tursi procederanno alle verifiche dei requisiti) ad aggiudicarsi i lavori è stata l’ati formata dalla veneziana Zarametalmeccanica e dalla Delta costruzioni di Frosinone, con un ribasso del 35% rispetto ai 17 milioni e 783 mila euro previsti dal bando. Ora verrà valutata la congruità dell’offerta presentata dall’ATI vincitrice visto che, come si legge nel verbale della seduta, “sia i punti relativi all’offerta tecnica, sia i punti relativi all’offerta economica eccedono i quattro quinti dei corrispondenti punti massimi previsti dal bando”. Anche rispetto alla durata dei lavori infatti l’ati ha presentato un ribasso del 50%, dichiarando in sostanza che può completare l’opera in soli 13 mesi grazie a particolari soluzioni tecniche individuate.
“Non si trattava di una gara al massimo ribasso – spiega il vice sindaco di Genova Stefano Bernini – perché in questo caso la parte tecnica è quella più importante, sia per quanto riguarda la carpenteria metallica, visto che vengono realizzate due nuove rampe, sia per l’impatto sulla viabilità”. Con il nuovo collegamento l’uscita dall’autostrada avrà un collegamento sdoppiato per immettersi direttamente sulla Guido Rossa ed eliminare ulteriore traffico da Cornigliano. Per far questo tuttavia per un determinato periodo di tempo l’uscita dell’A10 verso Cornigliano sarà chiusa. Sarà invece mantenuta l’uscita verso Sestri e solo da lì, attraverso la rotonda, sarà possibile tornare verso il levante. “Secondo la soluzione individuata dall’impresa vincitrice – spiega ancora il vicesindaco – l’uscita verso Cornigliano resterà chiusa per soli tre mesi anziché i 6 previsti inizialmente, mentre via Siffredi resterà sempre aperta”.
Intanto sotto la rampa procedono i lavori per l’eliminazione degli attuali distributori che sono stati al centro di un lungo contenzioso poi risolto da un lato con l’esproprio dietro indennizzo di Tamoil, dall’altro dando la possibilità ai due distributori del gruppo Api, che si trovavano uno sul lato mare e uno sul lato monte, di poter ricostruire su uno spiazzo più ampio il distributore lato monte una volta terminato il cantiere.