Genova. Una spesa media tra i 5 mila e i 6 mila euro al giorno. E’ questo, secondo la stima fatta da Stazioni Marittime di Genova, il costo della sicurezza per il passaggio dei passeggeri nel nostro scalo a spiegarlo l’amministratore delegato, Edordo Monzanic, al termine di un week end complesso come quello di ferragosto ha fatto un bilancio della situazione.
“In tre giorni, sabato domenica è lunedì sono passate dal nostro scalo circa 35 mila persone – spiega Monzani – una dimensione numerica che siamo abituati a gestire al primo livello di sicurezza ma che, con l’innalzamento a livello 2 diventa molto più complicata. Per dare un’idea dell’ordine di grandezza bastano i costi che noi dobbiamo supportare per far fronte a questa emergenza. Secondo i nostri calcoli, infatti, le spese per gestire questo livello sono mediamente sono tra i 5 e i 6 mila euro al giorno, un calcolo che, su base annuale, porta a una cifra veramente elevata”.
Gli interrogativi, a questo punto, sono diversi: quanto durerà quest’emergenza “e nessuno riesce a dare risposte” spiega Monzani, e come recuperare queste spese aggiuntive che, non viene escluso, potrebbero anche essere ricaricaricate sugli utenti. “Il sistema costa – prosegue Monzani- e,anche se vi facciamo fronte, bisogna dirlo”. La situazione, comunque, per adesso è stata gestita al meglio. “Noi siamo riusciti ad affrontare una vera emergenza -spiega – perché dall’oggi al domani ci hanno detto che dovevamo quintuplicare i controlli sulle autovetture e sui passeggeri”.
Grazie all’ottimo coordinamento con la prefettura, che ha capito le necessità logistiche, e con le forze dell’ordine, comunque, Stazioni Marittime è riuscita a far partire sempre le navi in orario. “Siamo comunque in emergenza – conclude Monzani – e per questo invitiamo i passeggeri che devono partire a presentarsi 4 ore prima dell’orario di partenza nave per poter fare i controlli a cui devono essere sottoposti con la necessaria tranquillità e calma”.