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Basket in carrozzina: La BIC Genova rinuncia per la seconda volta alla Serie A

Serie B Trofeo Maglio - Generali BIC Genova alza il trofeo

Sant’Olcese. La Bic Genova, unica squadra ligure nella specialità paralimpica del basket in carrozzina, comunica ufficialmente la rinuncia alla Serie A Fipic per la stagione sportiva 2016/17. Questa è la seconda rinuncia consecutiva in meno di due anni.

Tutto ciò non più tardi di settanta giorni dalla fantastica gara 3 di finale promozione vinta a Roma sul campo della Lottomatica Lazio. Promozione celebrata a più riprese da società, team e sostenitori biancorossi fino a qualche settimana fa, in un tour promozionale che si è svolto da La Spezia ad Arma di Taggia, passando ovviamente da e per il capoluogo ligure, e che ha avuto l’apice durante la 17ª edizione della Festa dello Sport svoltasi al Porto Antico di Genova.

Il 30 giugno 2015 e il 15 luglio 2016 sono due data emblematiche, coincidenti entrambe con la rinuncia alla Serie A, e che corrispondono a due momenti particolarmente difficili nel recente passato dell’associazione sociosportiva del presidente Marco Barbagelata.

“Siamo amareggiati, è davvero una situazione particolarmente triste per la società, per i ragazzi tutti e per il movimento paralimpico ligure, ma al tempo stesso noi la vogliamo cogliere come l’ennesima opportunità per risollevarci e migliorarci ancora – queste le dichiarazione del vicepresidente Andrea Cavallaro -. Siamo ripartiti da zero a settembre scorso dopo aver augurato le migliori fortune sportive a ragazzi meritevoli che con noi hanno compreso il senso della propria vita, ma che qui a Genova difficilmente avrebbero potuto trionfare anche a livello sportivo. Abbiamo quindi ricostruito un gruppo che ripartiva da una base solida composta da uomini nonchè atleti come Amasio, Arena, Fiorino, Gianelli e Serio. Abbiamo combattuto e vinto sia sul campo sociale, territorio davvero ostico quello ligure che purtroppo ancora circonda, portando in palestra sei nuovi volti, tra cui quello della 18enne Valeria, dimostrandoci ancora una volta ancora capaci, efficaci ed eccellenti nel mettere in pratica il concetto di ‘inclusione sociale’ tanto decantato recentemente da più parti, che su quello da basket divertendoci, soffrendo e vivendo ogni momento della stagione appena conclusa da vera squadra. Fino a tornare a lassù. Un sogno realizzato dai nostri ragazzi, ma divenuto un’illusione troppo presto”.

La mancanza di strutture accessibili nel Genovese (la squadra ha difatti lasciato il capoluogo tre anni fa per insediarsi a Sant’Olcese avendo nel PalaManesseno, ora sotto restyling grazie a fondi che il comune ha ricevuto due anni fa dal precedente governo regionale, la casa dove allenarsi e disputare le proprie esibizioni casalinghe), la recessione economica cittadina e l’allontanamento di diversi sponsor anche blasonati, le enormi barriere architettoniche e culturali da superare, l’incapacità di Cip Liguria e Fipic a proteggere gli interessi sportivi dei propri atleti (quest’ultima ha ancora da regolare il pagamento del premio vittoria del campionato di Serie B). Questi sono solo alcuni degli elementi che hanno (ri)messo in crisi e lasciata in piena solitudine l’associazione genovese.

Tutto ciò nonostante l’esistenza de “L’Accademia BIC”, l’ambizioso progetto socio-sportivo firmato dall’AD BIC Genova, presentato quasi tre anni fa ad industriali ed autorità politiche liguri. “E’ un progetto a carattere regionale comprendente formazione, disabilità, sport, e lavoro. Questa è inclusione sociale a 360 gradi” dicono in coro gli uomini della BIC Genova, che nonostante la propria passione e gli enormi sforzi profusi negli ultimi anni hanno la consapevolezza che “senza squadra non si vince” e tutti gli sforzi vengono resi vani.

Abbiamo necessità di strutture sportive e abitative per ospitare ragazzi/e durante le attività di sport-terapia settimanali che svolgiamo, strutture che siano già accessibili o facilmente da adeguare all’accessibilità. Ricerchiamo volontari disponibili a dedicare il proprio tempo con passione, richiediamo il supporto delle istituzioni nella semplificazione degli iter burocratici, nonchè ricerchiamo fondi economici. Vogliamo costruire insieme alla città, alla Regione Liguria, a chi ci seguirà e a chi saprà ascoltarci – concludono – un progetto solido e sostenibile da condividere con il territorio”.

Oggi la BIC Genova rinuncia nuovamente alla Serie A, vetrina prestigiosa per gli oltre 70 atleti tesserati per la società ligure (di cui oltre 45 disabili), ma non alla voglia di trasformare i propri sogni in realtà. La società tutta sentitamente ringrazia il Panathlon Genova Levante, che da anni è in prima linea e al suo fianco, tutti i suoi membri, ma soprattutto il suo presidente Giorgio Migone per l’appello mediatico lanciato nelle scorse settimane a favore dei ragazzi e dell’attività.

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