Genova. “Il mio obiettivo? Far sì che mio padre, senza che nessuno lo sappia, si presenti a uno sportello della Asl ricevendone un servizio dignitoso”. Carlo Luigi Bottaro, classe 1956, già direttore sanitario della Asl 3, da qualche giorno nuovo direttore generale della stessa agenzia sanitaria genovese, si presenta con un obiettivo che lui stesso definisce “quasi irraggiungibile”.
Medico chirurgo, già “dentro il sistema” Asl3 dal 2003 e direttore sanitario dal 2014, come lo stesso assessore regionale alla Sanità Sonia Viale ha ricordato per sottolineare che “la sanità non deve essere un ambito di scontro elettorale, Bottaro spiega di voler mettere al centro “la gente e dare così immagine e sostanza alla sanità”. Lui la chiama “sanità a chilometro zero” quella che “porta il servizio a casa del cittadino”.
Come? “Per esempio incrementando l’attività dell’ambulatorio mobile, che oggi è presente nel levante e con il piano caldo in piazza De Ferrari, alle valli dell’entroterra”. Non solo. La Asl 3 nuova gestione continuerà nelle politiche per contenere le liste di attesa e sulle aperture al sabato e al pomeriggio. “La ricorse sono poche certo – dice – ma ci sono e vanno utilizzate al meglio”.
Anche la politica dei numeri verdi di servizio ai cittadini verrà mantenuta: “In questo periodo il numero verde relativo a chi non è riuscito a prenotare un esame nei tempi che si aspettava sono state 700-800, non moltissime ma perché grazie ai ‘recall’ nello stesso periodo abbiamo recuperato 4 mila visite specialistiche”. Stessa cosa per il numero verde anti caldo: “Abbiamo ricevuto poche chiamate. Non funziona? Non credo, ma per fortuna l’ondata di calore non c’e stata. Se arrivasse però credo sia utile che un cittadino possa ricevere una risposta”.
Un altro numero verde sarà attivato a breve sulle vaccinazioni: “Un’emergenza soprattutto virtuale – spiega Bottaro – ma ci siamo accorti che tra richieste e servizio c’era una discrepanza e il numero verde serve appunto a rispondere alle richieste del cittadini”.