Genova. Puzze nauseanti, polveri sottili, miasmi maleodoranti. Tutto questo è l’impianto della Volpara, zona Gavette, in Valbisagno. Qui il conferimento dei rifiuti continua a creare più di un disagio, tra malori e proteste. Intanto, però, qualcosa si potrebbe muovere, dopo l’intervento dei tecnici dell’Università di Genova.
Dopo il sopralluogo avvenuto ieri pomeriggio, infatti, si è deciso di procedere con l’installazione di una tensostruttura provvisoria che racchiuda in modo ermetico tutte le 12 fosse di compattamento rifiuti. Contemporaneamente i tecnici dell’Ateneo inizieranno monitoraggi e rilevazioni ambientali in tutto il sito. Un palliativo importante, insomma, anche se continua la battaglia per la dismissione dell’impianto.
“È in corso – spiega Paolo Aimé, consigliere del Gruppo Misto nel Municipio Media Val Bisagno – l’esame dell’istanza/esposto presentata assieme al collega Porrini notificata ai Carabinieri del NOE, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Municipale Reparto Ambiente lo scorso 5 giugno. Nei giorni scorsi presso la Volpara ci sono già stati dei sopralluoghi e controlli della Polizia Municipale Reparto Ambiente. Successivamente al sopralluogo di ieri alla Volpara sempre ieri in Municipio IV Media Val Bisagno c’è stato un incontro con l’Assessore all’Ambiente Porcile e il Presidente dell’AMIU Castagna”.
E a settembre si terrà un’assemblea pubblica per presentare la proposta del Comitato Salute e Ambiente Val Bisagno ad AMIU, al Comune di Genova e alla Città Metropolitana riguardo i lavori di riqualificazione del sito. “Con il Comitato Salute e Ambiente Val Bisagno proponiamo al suo posto- conclude Aimé – lo spostamento solo ed esclusivamente degli uffici della Direzione AMIU al sito della Volpara, la creazione di zone verdi e giochi per bambini, di un campetto da calcio e di posteggi pubblici”.