Genova. Forti miasmi, polveri sottili, puzze nauseanti nell’aria. Persone che accusano malesseri e malori (l’ultimo due giorni fa con chiamata alla polizia municipale reparto ambiente). La situazione igienico sanitaria della Volpara, zona Gavette, continua ad alimentare allarme in Valbisagno.
Giovedì scorso si è tenuta in Municipio la presentazione del programma di raccolta differenziata dei rifiuti con l’assessore comunale all’Ambiente Italo Porcile e il presidente Amiu Marco Castagna. In programma anche un incontro con il Comitato Salute e Ambiente Val Bisagno, a cui però l’assessore non ha presenziato per altri impegni, creando un certo malcontento.
“Nei mesi di maggio e giugno 2016 sono stati richiesti interventi urgenti e nelle settimane scorse è stata chiamata più volte la Polizia Municipale Reparto Ambiente per le persone che si sono sentite male a causa dei fetori e miasmi presenti nell’aria – sottolinea il consigliere municipale Paolo Aimè -vista la situazione igienico-sanitaria-ambientale in atto e data l’impossibilità dell’assessore era necessario un nuovo incontro a breve: sotto nostre pressione si farà il prossimo giovedì”.
Doppio il percorso tracciato per l’occasione dal presidente Amiu. Castagna ha infatti spiegato ai cittadini che fino al 2018, anno in cui dovrebbero entrare in funzione i nuovi impianti a Scarpino, non cesserà la funzione di compattamento della Volpara. Resta dunque da affrontare più di un anno e mezzo, a fronte di interventi che finora non sembra abbiano dato risultati apprezzabili. Di qui la proposta targata Amiu: convocare i tecnici dell’Università per un piano di interventi che nel breve e medio termine possano per lo meno ridurre le conseguenze più fastidiose delle lavorazioni: puzze nauseanti, polveri sottili, miasmi maleodoranti, rendendo la la zona più vivibile, per chi lavora e per chi abita il quartiere.
Quanto all’eliminazione totale dei problemi bisognerà aspettare Scarpino. Ed è proprio in questo senso che va la seconda idea: il presidente Amiu ha infatti proposto un tavolo “per il futuro della Volpara”.
“Dobbiamo incominciare a pensare a ciò che sarà del sito, una volta che partirà la differenziata e sarà ridimensionato – spiega Castagna – Per questo abbiamo pensato a un percorso partecipato con i cittadini così da immaginare, insieme, la nuova destinazione d’uso”.