Genova. “Ormai è palese la divisione all’interno del Pd genovese tra chi, come Simone Regazzoni, è ormai più renziano di Renzi e continua a sostenere l’autosufficienza del suo partito nonostante la sconfitta alle regionali e il risultato negativo delle ultime amministrative, convinto che basti sostituire la vecchia classe dirigente del Pd con lui e gli altri ‘nuovi’ per vincere magicamente, e chi come il segretario provinciale Alessandro Terrile pensa che si debba tornare a parlare ai cittadini, realizzando una coalizione di centrosinistra che faccia perno sul Pd ma sappia conquistare consensi anche oltre il suo perimetro”.
Lo spiega in una nota Antonello Barbieri, coordinatore provinciale di Centro Democratico a Genova
“La posizione di Terrile coincide con la nostra – conclude – Oggi il Pd non ha più il vento in poppa delle Europee e spiace che Regazzoni non se ne sia ancora accorto. I suoi tentativi continui di dividere anziché unire, accompagnati dagli infiniti attacchi al sindaco Doria, probabilmente perché Regazzoni ha più a cuore il suo futuro politico personale che quello della città, sono masochistici. Le divisioni all’interno del Pd sono talmente profonde che forse è proprio Doria l’unico che può tenere insieme le varie anime del partito alle prossime comunali. Ma per vincerle non basterebbe neppure un Pd unito. Serve una coalizione – conclude Barbieri – mi auguro che si possa lavorare insieme per costruirla”.
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