Genova. Unità residenziali per 40.000 mq, 5mila, invece, dedicate ad attività commerciali e artigianali e circa il doppio per quelle ricettive, e ancora altri 5mila mq dedicati a uffici e centri direzionali, oltre. 20mila di parcheggi, da realizzare preferibilmente nel sottosuolo. Tra le opere previste la demolizione di circa 75.000 mq che riguardano biglietteria, palazzina uffici, padiglioni C, D e M e l’edificio ex Ansaldo-Nira, la realizzazione di un sistema di canali d’acqua e la sostituzione dei primi 500 metri della Sopraelevata con una diversa viabilità a raso. Sono questi i numeri del “Blueprint” che trasformerà radicalmente tutta l’area ex fieristica genovese per il quale è’ stato presentato oggi, in Comune, il concorso internazionale di idee.
“Blueprint competition”, promosso dal Comune di Genova, d’intesa con Spim, è il punto di partenza operativo del “Blueprint per Genova” lo studio d’insieme, donato alla città di Genova, alla Regione Liguria e all’Autorità Portuale dall’architetto Renzo Piano e da Renzo Piano Building Workshop, che ridisegna la porzione di città che va da Porta Siberia a Punta Vagno. Il concorso è finalizzato all’acquisizione di una proposta ideativa che tenga conto degli aspetti urbanistici, architettonici, tecnologici ed economici ed è rivolto ai professionisti della progettazione. Il termine ultimo di presentazione degli elaborati è il 15 dicembre, la conclusione dei lavori della Commissione giudicatrice è prevista entro il 31 gennaio 2017.
“Il Blueprint di Renzo Piano – ha dichiarato il sindaco Marco Doria intervenuto in conferenza stampa insieme all’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza, all’assessore alla comunicazione e alle politiche culturali della Regione Liguria Ilaria Cavo e al commissario dell’Autorità Portuale ammiraglio Giovanni Pettorino – è un disegno fondamentale per la Genova del futuro che consente di far rivivere il rapporto della città con il suo mare ridefinendo le funzioni e le attività di un’area vitale. Si tratta di un grande intervento di riqualificazione urbana, come ha riconosciuto anche la Presidenza del Consiglio concedendo un finanziamento di 15 milioni”.
Le proposte sviluppate dai concorrenti dovranno unire la costruzione di circa 60.000 mq, suddivisi fra attività residenziali, commerciali, ricettive e direzionali, con l’ideazione di spazi pubblici o ad uso pubblico capaci di “fertilizzare” il contesto, dando nuovi significati e motivi di interesse e frequentazione. Una attenzione particolare dovrà essere data al verde pubblico e al risparmio energetico. Luoghi vivaci, aperti e permeabili, vissuti e sentiti propri dalla città: spazi sempre fruibili e intesi come luoghi di incontro, confronto, esposizione, sviluppo e valorizzazione negli ambiti del tempo libero, dello sport e della cultura.