Rapallo. Si è conclusa nel migliore dei modi la vicenda che questa mattina ha tenuto con il fiato sospeso moltissimi membri della comunità rapallese. La scorsa notte, il quadretto custodito sull’altare del Santuario di N.S. Di Montallegro, Patrona di Rapallo, è stato oggetto di un tentativo di furto ad opera di ignoti, che si sono introdotti nel luogo sacro tentando di sottrarre l’icona, che i documenti e le narrazioni storiche vogliono sia stata donata dalla Vergine al contadino Giovanni Chichizola il 2 luglio 1557.
Sul posto, di prima mattina, si sono recati il sindaco Carlo Bagnasco, il vicesindaco Pier Giorgio Brigati, il presidente del consiglio comunale Mentore Campodonico e il consigliere alle Feste patronali Filippo Lasinio, assieme al vescovo diocesano Mons. Alberto Tanasini e alle forze dell’ordine con in testa il maggiore Antonio De Rosa. I malviventi hanno parzialmente divelto la lamiera metallica che protegge esternamente il Sacro Quadretto: in un primo momento sembrava quindi che lo stesso fosse stato sfilato attraverso l’apertura inferiore della teca. L’ulteriore sistema di sicurezza ha apparentemente celato l’Icona, che è quindi rimasta al suo posto. Rinvenuti nelle vicinanze del Santuario due calici che contenevano le ostie e l’attrezzo utilizzato dai malviventi per introdursi nel luogo sacro, da cui sono state sottratte le offerte dalle apposite cassette.
“Esprimo sollievo e soddisfazione per l’esito della vicenda: il Quadretto è rimasto laddove la Madonna ha indicato che restasse, la storia di Montallegro racconta di fatti simili e l’Icona è sempre ritornata e rimasta al suo posto – commenta il sindaco Carlo Bagnasco – Di certo la gioia mia e di tutti i fedeli che hanno seguito con trepidazione gli avvenimenti non cancella la gravissima profanazione che è stata compiuta in un luogo sacro e caro ai rapallesi per quanto rappresenta nella storia, nelle tradizioni, nella devozione della Città”.