Rapallo. Sequestrato un immobile questa mattina nel centro storico di Rapallo. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Santa Margherita Ligure, infatti, a conclusione di una complessa attività di indagine, hanno dato il via nel Levante ligure e a Milano a una serie di perquisizioni domiciliari e bancarie, con il sequestro preventivo dell’immobile in questione, denunciando un 60enne milanese, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di usura.
L’attività d’indagine condotta dai militari dell’Arma sammargheritese era stata avviata a seguito del costante monitoraggio dei negozi locali e dall’andamento degli stessi. Questo ha permesso di focalizzare l’attenzione su alcune attività in difficoltà e su alcuni passaggi sospetti di gestione e proprietà di immobili.
Le indagini condotte hanno permesso di ricondurre all’indagato alcune operazioni sospette riconducibili all’illecita attività di prestito a tassi usurai che nel giro di alcuni mesi hanno “strozzato” economicamente le vittime portandole a cedere anche un immobile ad un prezzo nettamente inferiore a quello commerciale del mercato.
Questa mattina il blitz, con l’ausilio dell’Arma milanese della Compagnia di Sesto S. Giovanni, sono state eseguite le perquisizioni domiciliari a Milano, Santa Margherita e Rapallo con il sequestro di assegni, cambiali, una cospicua quantità di documentazione cartacea relativa a compravendite immobiliari; alcun pietre, verosimilmente diamanti, che dovranno essere analizzate; tutto materiale che ora dovrà essere attentamente vagliato dagli inquirenti.
Contestualmente i militari hanno sequestrato preventivamente l’immobile di Rapallo, intimando al detentore l’immediata liberazione. Proseguono intanto le indagini volte a fare piena chiarezza sui contorni della vicenda. I reati di usura, infatti, risultano particolarmente abbietti e difficilmente vengono denunciati perché la vittima pensa sempre di avere a che fare con un benefattore che lo aiuta in un momento di difficoltà economica, non rendendosi conto di offrirsi così al suo aguzzino. Oltre che cercare sostegno familiare, è importante in questi casi di difficoltà, rivolgersi con fiducia agli appositi centri anti-usura e alle Forze dell’Ordine per avere tutte le indicazioni ed il supporto del caso.