Genova. L’obiettivo di Piaggio Aero per far fronte alla grave crisi di liquidità e sopratutto al debito con le banche è arrivare all’inizio del 2017 dimezzando l’attuale numero di dipendenti che passerebbero grossomodo dagli attuali 1260 tra Genova e Villanova d’Albenga a 650. Un’operazione che verte su due operazioni: la dismissione attraverso la cessione a terzi dell’attività dei Motori e della manutenzione e la trasformazione degli attuali cassaintegrati (132, di cui 90 a genova) in esuberi. Una prospettiva drammatica per i lavoratori.
Oggi nell’incontro al Mise Fiom, Fim e Uilm hanno ottenuto la sospensione della procedura fino ad inizio settembre quando dovrebbe essere convocato un vertice davanti alla presidenza del consiglio che si dovrebbe svolgere agli inizi di settembre. Nel frattempo, già la prossima settimana ci sarà un incontro in Regione. Il piano industriale fra l’altro dovrà ottenere l’ok delle banche: in caso contrario il rischio è quello del fallimento.
La Fiom ha chiesto all’azienda e al Governo “che si blocchi qualunque iniziativa e si convochi subito un incontro presso la Presidenza del Consiglio per capire quali impegni concreti intende portare avanti il Governo per una Azienda che sviluppa prodotti militari tutelata da normative di legge”: I metalmeccanici della Cgil chiedono inoltre di “non ripetere l’infelice percorso che ha portato alla chiusura di Genova Sestri e che il Governo o propri rappresentanti, se hanno idee su come intervenire, lo facciano adesso che l’azienda intende portare gli attuali occupati Piaggio da 1300 dipendenti a 650”.
“Esprimiamo preoccupazione rispetto al piano presentato oggi – dice il segretario generale della Fim Cisl Liguria Alessandro Vella – servono garanzie concrete affinché non ci siano ridimensionamenti di Piaggio Aero nella nostra regione. Va poi trovata una soluzione lavorativa per i circa 130 lavoratori tutt’oggi in cassa integrazione straordinaria: per questo motivo come Fim Cisl chiediamo con forza un incontro urgente con la alla Presidenza del Consiglio per verificare tenuta e salvaguardia occupazionale e delle professionalità nel piano presentato oggi, e avere garanzie su uno scenario credibile di sviluppo industriale futuro di questa importante azienda della nostra regione”.
Anche il segretario della Uilm Antonio Apa chiede “che il percorso non veda alcun lavoratore rimanere per strada e che Piaggio Aero torni ad essere un azienda forte sul nostro territorio, mettendo fine alla fase di emergenza. Ricordo che a Genova ci sono già più di cento lavoratori in cassa integrazione per i quali ci si è impegnati a trovare soluzione. Abbiamo poi registrato che nonostante la chiarezza delle intenzioni, tutta la vicenda sia molto nebulosa, in particolare non è chiaro quale sia l’impegno del Governo e quali sono le azioni che si vogliono mettere in campo, vista anche la Golden Power che il governo esercita su Piaggio”.