Roma. “In considerazione delle avverse condizioni di mercato, Piaggio Aerospace si vede costretta a ridurre la propria forza lavoro di 132 unità, una decisione difficile ma necessaria per la salvaguardia del futuro della società e delle persone che vi lavorano“. Lo comunica direttamente l’azienda dopo l’incontro che si è tenuto a Roma presso il Ministero per lo Sviluppo Economico in cui ha illustrato i contenuti del nuovo piano industriale.
Il documento programmatico prevede in particolare che la società concentri le proprie risorse nello sviluppo dei programmi militari: “Piaggio Aerospace è stata duramente colpita dalla contrazione del mercato business – ha dichiarato Carlo Logli, Amministratore Delegato della Società – Le piattaforme militari ci offrono al contrario un percorso di crescita modulare e sostenibile”.
La società continuerà dunque a investire negli Aerei a Pilotaggio Remoto (APR), accelerando in particolare il programma di sviluppo del proprio velivolo P.1HH HammerHead e concentrando le proprie attività di Ricerca & Sviluppo e produttive negli APR di categoria MALE (Medium Altitude Long Endurance, quota intermedia e lunga percorrenza).
Durante l’incontro, sono stati confermati ordini per otto P.1HH HammerHead da parte delle Forze Amate degli Emirati Arabi Uniti e una manifestazione di interesse da parte del Governo Italiano. Piaggio Aerospace continuerà allo stesso tempo a svolgere le attività di produzione e commercializzazione dell’Avanti EVO, aereo turboprop all’avanguardia nella sua categoria.
La società ha anche avviato la ricerca di soggetti interessati al rilevare le attività non strategiche, quali la produzione di motori e i servizi di manutenzione civile (civil MRO, Maintenance, Repair & Overhaul): tali rami d’azienda verranno ceduti nella loro interezza operativa, ipotizzando dunque il passaggio contestuale di tutti i dipendenti alla nuova proprietà. “In considerazione delle avverse condizioni di mercato – si legge nella nota – Piaggio Aerospace si vede anche costretta a ridurre la propria forza lavoro di 132 unità, una decisione difficile ma necessaria per la salvaguardia del futuro della società e delle persone che vi lavorano”.
“L’approvazione da parte dei nostri azionisti del nuovo piano industriale focalizzato sull’industria militare segna l’avvio di una nuova fase per uno dei più antichi produttori di aeromobili al mondo – ha commentato Logli – Grazie alla nostra base produttiva all’avanguardia di Villanova d’Albenga e a un ormai consolidato programma militare con il P.1HH HammerHead, siamo ora in grado di affrontare le sfide del futuro”.
Il nuovo piano industriale verrà ulteriormente discusso con banche creditrici e Governo italiano, “al fine di allineare le rispettive vedute sul processo di ristrutturazione e sulle necessità finanziarie”.
Il Ministero per lo Sviluppo Economico si è impegnato a comunicare a breve la data di un nuovo incontro tra le parti alla presenza della Presidenza del Consiglio.