Genova. “Toti è un interlocutore inesistente e questo suo sfacciato disinteresse sta diventando un problema grosso, perché stiamo perdendo occasioni e prestigio. In molti non hanno ancora il coraggio di dirlo, ma qualcosa, anche a fronte di vicende eclatanti come questa, inizia a muoversi. Non ci sono altre parole infatti per definire ciò che sta accadendo nel settore della nautica ligure, a pochi mesi dal Salone”. A dirlo sono Raffaella Paita, capogruppo Pd in Regione Liguria e il consigliere democratico Pippo Rossetti.
“La decisione di Nautica Italiana – che raccoglie 15 grandi marchi del settore – di spostarsi in Toscana farà venire meno l’unicità del Nautico di Genova e assesterà un altro grave colpo all’economia ligure. Ben venga il lavoro collegiale con le altre istituzioni, ma è chiaro che non bastano gli annunci insieme al Comune: bisogna agire concretamente perché tutti gli interlocutori rispondono positivamente”.
“A nostro avviso sono due gli errori fondamentali commessi dalla Giunta ligure nel corso di questa vicenda: la lentezza e le incertezze sul futuro della Fiera, che ci hanno fatto perdere molto tempo, e il mancato intervento della Regione in occasione della frattura tra Ucina e Nautica Italiana. L’Ente avrebbe dovuto lavorare per trovare una sintesi fra queste due posizioni divergenti, con l’obiettivo primario di salvare il Salone. Ma la Regione ha preferito non svolgere la propria funzione di arbitro, lasciando che questi due importanti soggetti andassero allo scontro. Il risultato è che l’iniziativa di Viareggio rischia di minare il Salone genovese e di far perdere al capoluogo ligure un grande asset. Confidiamo sul Ministro Calenda che nei suoi diversi ruoli ha svolto sempre un’azione importante a difesa del Salone, affinché venga scongiurata questa frattura, che sarebbe disastrosa per l’immagine e l’economia di Genova”.