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La maxi operazione “Alchemia” è nata in Liguria: “costola” dell’inchiesta “Carioca” della squadra mobile

'Ndrangheta, Polizia e Dia fanno scattare l'operazione Alchemia

Liguria. E’ un’indagine che ha assunto una valenza nazionale, ma è nata a Savona grazie al lavoro dei poliziotti della Squadra mobile. L’operazione “Alchemia”, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che questa mattina ha portato all’esecuzione di 42 misure cautelari, è iniziata come “costola” dell’Operazione “Carioca”, quella che nel marzo del 2012 aveva portato all’arresto di Antonio Fameli ed aveva coinvolto altre 15 persone.

Il collegamento tra i tre sarebbe stata la sala giochi sulla via Aurelia a Loano (prima Caino Royale e poi Las Vegas) che, secondo l’accusa, era intestata a Fameli, ma in realtà era gestita da Gullace e Accame. Insomma Fameli sarebbe stato un prestanome per Gullace.

Monitorando il faccendiere loanese la polizia ha iniziato a seguire quindi Gullace anche nei suoi viaggi in Calabria. In quelle occasioni sono emersi i primi rapporti che lui aveva con le cosce dell’ndrangheta. Secondo la polizia Gullace, con la collaborazione delle persone a lui vicine, portava avanti diverse attività per agevolare quelle di stampo mafioso. In particolare l’attività di riciclaggio di denaro di provenienza dalle cosche ‘ndranghetiste (i capitali venivano ripuliti anche in Brasile). Alla luce di questi sviluppi i poliziotti della squadra mobile di Savona hanno passato gli atti per competenza alla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria che ha allargato l’orizzonte dell’inchiesta.

Dopo mesi e mesi di attività investigativa, passata anche attraverso, tantissimi accertamenti patrimoniali si è sviluppata l’operazione sfociata negli arresti di questa mattina. L’operazione “Alchemia”, di fatto, è la prima operazione della polizia in ambito di criminalità organizzata in provincia di Savona.

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