Richiesta

Ericsson, Pastorino e Basso: “Bene che Mise di dissoci da convegno, ora data tavolo”

cortei ericsson poste

Genova. “Prendo atto della risposta in Commissione del viceministro Bellanova (Mise) alla mia interrogazione firmata insieme a Giuseppe Civati – commenta Luca Pastorino, deputato di Possibile – in cui però pretendevo una data certa per l’apertura del tavolo di crisi con le parti sindacali e l’azienda. Prendo atto che il Ministero dello Sviluppo Economico precisa ora di non aver aderito alla convention di pochi giorni fa promossa da Ericsson “Giovani, Innovazione, Crescita”. Avrebbe dovuto farlo subito, senza aspettare la nostra interrogazione. Tralasciando le numerose contraddizioni, il Mise non è ancora riuscito ad avere un incontro con i dirigenti Ericsson per discutere del piano di ristrutturazione dell’azienda insieme ai lavoratori.”

Anche Lorenzo Basso (PD), presente in Commissione per ascoltare la risposta da parte del Sottosegretario Bellanova commenta la vicenda Ericsson: “già in una mia interrogazione fatta a gennaio 2015 sui problemi al sito di Marcianise, il Governo mi rispose che Ericsson aveva dato piene garanzie. Anzi, aveva tranquillizzato circa il fatto che nessuna riduzione di personale sarebbe avvenuta nello stabilimento genovese. Il Governo deve far mantenere gli impegni presi da Ericsson già nel 2015, se così non fosse sarebbe a rischio la credibilità di tutti i tavoli di crisi”.

“400 famiglie aspettano chiarezza e risposte concrete- concludono i due deputati liguri – Governo e Regione Liguria devono occuparsene immediatamente, utilizzando ogni strumento a loro disposizione.”

leggi anche
cortei ericsson poste
La denuncia
Ericsson, Slc Cgil: “L’azienda investe sulla rete in fibra, ma a Genova licenzia”
ericsson protesta consiglio regionale
L'opposizione
Ericsson, Salvatore (M5S): “Muro di gomma dalla Regione, tempo sta scadendo”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.