Genova. Ericsson, un’altra giornata “calda” a Genova, in concomitanza con lo sciopero nazionale indetto dopo la “sberla” dei giorni scorsi. Nel capoluogo ligure, i lavoratori in sciopero bloccano ingresso di Erzelli.
“La notizia del convegno è stato un motivo scatenante per lo sciopero nazionale – spiega Marco Paini, Slc Cgil – oggi abbiamo deciso di fermarci sulla collina di erzelli per dimostrare che i lavoratori sono dalla nostra parte e per chiedere quello che ormai chiediamo da ormai sette giornate di sciopero: blocco della procedura e tavolo al Mise”.
Da una parte Ericsson dichiara 400 esuberi sul territorio nazionale e si rifiuta di andare al Ministero, dall’altro il Ministero presenzia al convegno della stessa azienda dove si parla di assunzioni. “Una sberla, per tutti i lavoratori che sono scesi in pizza, per chi ci rimette di propria tasca per dimostrare le proprie ragioni, oltre che raffronto per Comune e Regione”.
Oltre al presidio davanti all’entrata aziendale, per cui è interrotto il transito in un tratto di via Mellen, sono in atto due presidi sulle rotatorie con via S. Elia e via Perotti, con conseguenti disagi. Dal presidio, un corteo improvvisato è arrivato alla stazione di Cornigliano dove ha bloccato per un po’ via Cornigliano e l’accesso alla Guido Rossa. A mezzogiorno la manifestazione è terminata e i lavoratori hanno fatto ritorno in azienda. Ripristinata anche la normale viabilità.
Intanto a Roma il presidio continuerà fino alle 14 davanti al Mise.
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