Genova. Stop all’introduzione del reato di tortura. Lo chiedono, in concomitanza del 15 anniversario dei fatti del G8, i capigruppo in Regione Liguria di Lega Nord, Ncd-Area Popolare e FdI-AN.
“La città fu messa a ferro e fuoco dai manifestanti violenti. Con i nostri deputati in Parlamento – spiega Alessandro Piana – siamo riusciti a bloccare la legge della sinistra e del Pd sull’introduzione del reato di tortura, che avrebbe complicato non poco la vita a donne e uomini in divisa. La Lega di Salvini da sempre sta con chi tutela e garantisce la legalità e l’ordine pubblico”.
Sulla stessa onda Andrea Costa, Ncd-Area Popolare: “Gli appartenenti alle forze dell’ordine oggi stanno facendo un ottimo lavoro e noi siamo schierati dalla loro parte per la legalità. In riferimento al reato di tortura, occorre evitare il rischio di una sua dilatazione per via interpretativa giurisprudenziale, che possa produrre compressioni all’operatività di poliziotti, carabinieri e finanzieri. In riferimento alle polemiche sollevate dal Pd per la mia partecipazione al convegno di oggi pomeriggio del Coisp al Porto Antico, devo precisare che sono stato chiamato ed ho semplicemente accettato l’invito. Ogni confronto democratico è un momento di crescita. Semmai, hanno sbagliato quelli che hanno deciso di non partecipare al convegno del sindacato di polizia”.
Gli fa eco anche il capogruppo regionale di FdI-AN Matteo Rosso: “Noi siamo sempre stati dalla parte delle forze dell’ordine, senza se e senza ma. Piuttosto che discutere sul reato di tortura, che rischia di legare le mani a donne e uomini che ogni giorno ci tutelano con sacrifici, senso del dovere e mettendo a rischio la propria vita, occorrerebbe pensare ad introdurre il reato di integralismo islamico. In tal senso, il 14 luglio scorso abbiamo presentato la proposta di legge, che sarà depositata a breve in Parlamento da Giorgia Meloni”.