Genova. “Sospendere la modifica alla legge 133 dove viene cancellato il bacino unico e andare avanti con il ricorso al consiglio di Stato aspettando eventualmente la pronuncia della corte Costituzionale”. Lo hanno ribadito questo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl alla Regione Liguria in un incontro con i capigruppo e con l’assessore Gianni Berrino.
“Non lo chiediamo perché il bacino unico sia particolarmente a tutela del lavoratore – dice il segretario generale della Filt Camillo Costanzo – ma è a tutela del sistema tpl e dell’utente”. I sindacati hanno ribadito che nella condizione in cui si trova il trasporto public in Liguria con le aziende, e quindi i comuni proprietari, non hanno soldi da investire, occorre favorire l’aggregazione delle aziende e le economie di scala”
“Queste decisioni ci riportano indietro nel tempo frammentando il servizio” aggiunge Mauro Nolaschi, Faisa Cisal . “Chiediamo di attendere qualche mese in attesa dei decreti del Governo e della pronuncia della Corte costituzionale. Altre Regioni come la Toscana e la Calabria stanno andando avanti su questa strada, non si capisce perché non possiamo fare altrettanto”.
Ancora, ci sarebbero punti poco chiari nella modifica della legge varata due anni fa dalla Regione targata Claudio Burlando: “Non è chiaro se ogni bacino bandirà la gara per un unico lotto, né cosa verrà messo a gara perché oltre al tpl per esempio a Genova Amt gestisce alcuni servizi come il trenino Genova-Casella o il trasporto scolastico che fine faranno?”