Genova. Si chiama Ruben Carrasco, è un artista messicano che spazia dalle arti visuali, al muralismo, fino all’arte digitale ed è sbarcato a Genova. E’ lui il primo writer che oggi darà il via ufficiale a “WALK the LINE”, il progetto ideato da Page Public Art Genoa e Trasherz Music & Art, con l’appoggio del Comune di Genova.
L’obiettivo è doppio: offrire alla città una nuova immagine e al turista una (alternativa) passeggiata urbana lungo l’arteria più discussa della città. I piloni della Sopraelevata, infatti, da oggi, si trasformeranno in una galleria a cielo aperto lunga più di 3 chilometri.
A partire dal 16 giugno 2016 e per circa due anni, 100 artisti, di cui 40 giovani emergenti sulla scena artistica locale, saranno coinvolti nella reinterpretazione di 100 piloni della Sopraelevata, accompagnati da una colonna sonora (composta da 100 tracce), realizzata ad hoc da Magellano. Oggi, per l’occasione, in collaborazione con il 22° Festival Internazionale di Poesia.
Dal Porto Antico alla Lanterna, la Sopraelevata, luogo chiave per i genovesi (e i turisti) viene rivisitata attraverso l’arte.
“Ruben, direttamente dalla patria dei Murales, apre Walk the Line per ri-dare nuova vita ai piloni della Aldo Moro. L’obiettivo è rivalutarne 100 in due anni di tempo”, spiegano gli organizzatori.
Da oggi e fino al 20 giugno, il pilone 83 della sopraelevata (zona Galata, di fronte al Mercato Comunale di via Gramsci) sarà la tela perfetta per Carrasco. La sua opera è un mix tra forme classiche e rinascimentali, rivisitate con colori vivaci, unite ad elementi presi dalla natura. Arrivato ieri sera, alle 8 era già al lavoro per mettere la sua firma sul simbolo di Genova. “Sono sempre stato attirato dalla cultura italiana – racconta Carrasco – in particolar modo dal periodo rinascimentale, preso e rivisitato in un contesto più contemporaneo”.
Sul pilone 83 ci sarà quindi un po’ di rinascimento e un po’ di cultura messicana. “Per portare alla fine un messaggio più profondo: il tema della mia opera è la libertà. Per questo ho preso spunto dalla scultura di un artista francese. La storia di Spartaco è un simbolo importante, di libertà”.
L’appuntamento è a settembre per il secondo blocco su più piloni, per poi proseguire, alla fine, verso il Terminal Traghetti e Sampierdarena per creare “poli di intervento artistico”.
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