Pd senza pace

Verso Genova 2017, Piazza: “Il Pd commissariato non è credibile, serve un segretario regionale”. E scoppia la polemica

L'assessore: "Savona dimostra che serve un congresso". E attacca sulle "ricostruzioni di improbabili coalizioni elettorali" provocando nervosismo e reazioni

Complesso residenziale san Bartolomeo

Genova. Mentre il sindaco Doria prende tempo e spiega (lo ha fatto ieri sera nell’assemblea di Rete a sinistra) che il referendum sarà la vera discriminante in vista delle prossime amministrative nel Pd scoppia il ‘caso Piazza’. L’assessore (da poco più un anno) allo Sviluppo Economico di Tursi ha infatti indirizzato a un tv locale una lettera entrando a gamba tesa nel dibattito sul futuro del partito e sulle conseguenze in vista delle prossime amministrative.

Senza mezzi termini Piazza ha criticato il commissariamento troppo lungo del partito che lo renderebbe “non credibile” anche in vista delle prossime elezioni amministrative. Piazza parla della necessità di “valorizzare i tanti cittadini, lavoratori, imprenditori, amministratori, giovani che vivono a Genova e in Liguria in un progetto di innovazione e rilancio” “Molti si stanno organizzando in percorsi civici di grande qualità e interesse – dice – Se si vuole si può. Con passione e un po’ di coraggio. Ma bisogna scegliere se stare dietro a formalistici richiami a percorsi unitari o a ricostruzioni di improbabili coalizioni elettorali”.

E così il renziano Piazza, solitamente lontano dalle polemiche di partito, attacca tutti. La dirigenza locale del Pd che accusa di puntare a ricostruire “improbabili coalizioni elettorali”, ma anche la sua stessa corrente visto che proprio Renzi ha messo il fidato David Ermini alla guida del Pd ligure commissariato. Contattato telefonicamente l’assessore ribadisce la posizione espressa nella lettera: “Nella lettera ho sostanzialmente detto che serve un congresso e un segretario regionale. Mi sembra un po’ di aver scoperto l’acqua calda – dice – perché è inutile parlare del dopo Doria, del Doria sì o no se ci presentiamo ancora non in grado di avere una guida o un gruppo dirigente del partito ligure indipendentemente dalle correnti. Così non possiamo essere credibili e Savona l’ha dimostrato”.

Alla contestazione circa il fatto che la data del congresso viene nei fatti decisa dal partito nazionale Piazza fa capire che se in Liguria il gruppo dirigente fosse in grado di trovare una quadra il congresso lo si potrebbe fare eccome.

A Tursi la lettera ha provocato un bel po’ di irritazione tra i colleghi di partito. In pochi hanno voglia di commentare, ma fuori microfono le accuse sono pesanti, dal “ma chi crede di essere” al “se sta facendo campagna elettorale così ha sbagliato tutto”.

Chi ci mette la faccia per criticare apertamente l’analisi dell’assessore è il vicesindaco Stefano Bernini, antagonista diretto di Piazza nelle ancora ufficiose candidature per la poltrona di sindaco: “Piazza parla del Pd come se fosse un’azienda, nella sua analisi non ci sono progetti e valori da condividere ma solo la necessità di un amministratore delegato del partito che gli consenta di raccogliere voti”.
Per il capogruppo del Pd Simone Farello “mettere in piazza il nostro disagio nel dibattito interno credo che non interessi nessuno, se non la dirigenza stessa del Pd. Piazza ha ragione quando dice che anziché parlare fra di noi dobbiamo fare delle cose ma potrebbe secondo lui anche dirci cosa dobbiamo fare. Diciamo in questo mese che ci separa da agosto, dobbiamo decidere cosa vogliamo proporre alla città nel prossimo ciclo amministrativo e magari cominciare già a farle già nell’ultimo anno del ciclo amministrativo che ci resta”.

Intanto domani sera Piazza sarà l’unico assessore di Tursi invitato ad un dibattito organizzato da un gruppo di amministratori del medio ponente genovese che puntano a stilare il programma per un centro sinistra ampio, anche attraverso una lista civica. Ufficialmente la scelta è ricaduta solo in base alle tematiche affrontate visto che si parlerà fra l’altro di lavoro. L’appuntamento è al mercato del Carmine alle 17.45. Con Piazza anche Enrico Pignone per la fitta metropolitana a parlare di ambiente e Luca Borzani per parlare di cultura.

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