Boccaccio. La “rotonda dei tonni suicidi” di Molassana, diventata anche protagonista di una pagina Facebook che ne chiede l’eliminazione, è stata al centro di un’interrogazione presentata in consiglio comunale dal consigliere Andrea Boccaccio (M5S).
“La storia della famigerata rotonda tra via Piacenza e via Emilia viene da lontano, come i tonni che si sono andati a suicidare proprio in quel punto, dopo aver risalito il Bisagno e aver visto tutti gli scempi lungo il percorso – ha detto – Ognuno di noi deve giudicare a proprio gusto, ma prima ancora di parlare dell’aspetto estetico, vorremmo sapere come sia stata scelta, da chi, se sia stata una scelta condivisa con il territorio (a quanto pare dalla tantissime critiche no) e quanto sia costata”.
La risposta è arrivata dall’assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni, Gianni Crivello. “E’ frutto di un progetto complessivo di riqualificazione del quartiere, ma che forse si è preoccupato più delle opere significative e strutturali e meno dei dettagli – ha spiegato – il progetto esecutivo e i lavori sono stati approvati il 2 agosto del 2012, già con l’idea delle sagome a forma di pesce”.
Il costo complessivo della parte decorativa è stato di 9 mila euro. “Il progetto originario prevedeva che le sagome fossero realizzate in ceramica, ma per evitare eventuali atti vandalici, si è poi pensato di utilizzare malta cementizia colorata – ha concluso l’assessore – Mi auguro comunque che la valutazione sul Por di Molassana non si limiti soltanto a questo”.
Boccaccio ha infine ricordato il commento del presidente del Municipio Media Valbisagno, Agostino Gianelli, che ha definito ha definito la rotonda “una c….ta pazzesca”. “Sembra che neanche il presidente fosse al corrente di quest’opera”, ha chiosato Boccaccio. Crivello, invece, ha concluso dicendo che consegnerà copia del progetto anche a lui.