A Rapallo non si pagherà più la tariffa della depurazione sulla bolletta dell’acqua? Almeno l’impegno è stato preso con l’approvazione all’unanimità in consiglio comunale di un ordine del giorno proposto dal capogruppo del M5S, Federico Solari.
“Già nel novembre del 2014 presentai un’interrogazione sull’argomento – spiega il consigliere – adesso, dopo la sentenza del 15 aprile 2016 emessa dal giudice di pace di Chiavari, le cose potrebbero finalmente cambiare”.
La signora Silvana Viacava, difesa dall’avvocato Alloisi, ha infatti vinto la causa contro Acque Potabili Spa, che ora dovrà risarcirle 740.97 euro più le spese processuali. La sentenza del giudice parla chiaro, cioè dovranno essere risarciti gli “importi relativi alla tariffa indebitamente percepiti in relazione al servizio di depurazione non reso all’utenza”.
Il giudice ha infatti recepito le osservazioni dell’avvocato Alloisi: “Lo schema di trattamento oggi presente ha un efficiente sistema di scarico a mare, conforme ai dettami normativi, ma è incompleto nei trattamenti secondari”.
Da qui la nuova richiesta di Solari, che in consiglio comunale ha anche portato ad esempio la sua bolletta, dove il costo della depurazione ha un incidenza notevole, ovvero del 44%.
“Questo ordine del giorno impegna sindaco a la giunta ad intervenire con decisione nei confronti del gestore (Iren) e di Ato per fare in modo che ai cittadini non sia più addebitato ingiustamente un servizio che, come appare dalle sentenza, è svolto solo in minima parte”, conclude il capogruppo del M5S.