Rapallo. Circa 1500 euro. Questa è la cifra costata ai cittadini l’ultimo consiglio comunale “lampo”. A sollevare la questione è il capogruppo del M5S, Federico Solari, dopo che la maggioranza ha deciso di abbandonare l’aula facendo venire meno il numero legale.
L’opposizione, infatti, come aveva annunciato, ha disertato i punti sul rendiconto, ma rimanendo fuori dall’emiciclo per ascoltare l’esposizione dell’assessore Ferrara e senza far mancare il numero legale. Al rientro della minoranza per il terzo punto all’ordine del giorno, però, è uscita la maggioranza. Da qui la mancanza del numero legale e quindi il consiglio comunale finito decisamente prima del tempo.
“Il danno dopo la beffa, visto che non sono stati trattati due punti importantissimi come lo scorporo dalle bollette dell’acqua della quota per la mancata depurazione e l’ampliamento della caserma dei carabinieri – spiega il consigliere – credo sia stata scritta una della pagine più tristi ed umilianti nella storia del consiglio comunale, anche perché a memoria d’uomo non ricordo sia mai successa una cosa del genere, cioè che la maggioranza abbia abbandonato l’aula facendo mancare il numero legale”.
Solari si rivolge in particolar modo al sindaco Carlo Bagnasco. “Dovrebbe essere il sindaco di tutti e non solo di chi lo ha votato – prosegue – avrebbe dovuto rimanere come ha fatto il presidente del consiglio, Mentore Campodonico”.
Per il capogruppo del M5S, la maggioranza dovrebbe come minimo rinfondere le spese ai cittadini. “E’ stata una seduta totalmente inutile e soprattutto vale la pena ricordare le parole che furono pronunciate dal primo cittadino quando io, Capurro, Mele e Ricci, visto l’immobilità dell’amministrazione, chiedemmo consigli comunali straordinari monotematici per risolvere i problemi della città – dichiara ancora Solari – ci venne risposto che sprecavamo i soldi dei cittadini”.
Da qui la richiesta di sapere quanto potesse costare in media una seduta consiliare. “Feci accesso agli atti ed ebbi il documento che riporto ora all’attenzione dei rapallesi, che risale al novembre del 2014 – conclude Solari – adesso la cifra è diminuita di pochi euro per l’abbassamento dei costi dei diritti televisivi, ma è più o meno è la stessa. Credo quindi che non fosse troppo elevata quando noi chiedevamo di risolvere problemi utili per la città, bensì nell’ultima occasione in cui la maggioranza ha letteralmente buttato via i soldi dei cittadini”.
Intanto, sulla questione depurazione, lunedì è stata convocata una riunione dei capigruppo, aperta anche a tutti i consiglieri, per fare il punto e avere risposte da Iren.