Lavagna. Dopo l’inchiesta e gli arresti, arrivano le dimissioni in massa: dieci fra assessori e consiglieri di maggioranza hanno rassegnato oggi le dimissioni.
E’ un vero e proprio terremoto che dovrebbe portare verso lo scioglimento del Comune guidato da Giuseppe Sanguineti, agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta insieme al consigliere Massimo Talarico. Dimissioni anche per il vice sindaco Luigi Barbieri, indagato nell’ambito dell’inchiesta.
“La vicenda ci ha sconcertato, disorientato e rattristato. Non possiamo portare avanti un compito già oneroso che abbiamo cercato di svolgere al meglio e rimettiamo il mandato condiviso con gli elettori”, ha detto l’assessore Nicoletta Rebori, leggendo un comunicato davanti ai consiglieri di maggioranza.
“Abbiamo appreso i particolari dai media perché è impossibile parlare con il sindaco – hanno detto i consiglieri dimissionari della lista “Movimento per Lavagna – la giustizia farà il suo corso ma la nostra delusione è ai massimi livelli”. Ora si spera di avere subito un commissario prefettizio, soprattutto visto l’avvio della stagione turistica.
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