Genova. Come preannunciato gli operatori all’ingrosso e al dettaglio del mercato del pesce sfrattati (per motivi di sicurezza) dalla sede di piazza Cavour sono scesi in strada in segno di protesta contro la decisione del Comune.
I manifestanti (tutta la filiera al completo) hanno chiesto un incontro al Prefetto per valutare una deroga temporanea sulla chiusura, anche con limitazioni, “almeno fino a che Ca’ de Pitta (il luogo scelto per il trasferimento) non sarà pronta” (si parla della metà di luglio).
Disagi al traffico in Piazza Cavour e bloccata anche la sopraelevata per una mezz’ora. I manifestanti, tra cui molte donne, hanno spiegato con educazione (e apprensione) agli automobilisti le ragioni del gesto: “Ci chiudono il mercato, è come se chiudesse una fabbrica e così mettono a rischio il lavoro per 1500 famiglie”. Anche la soluzione di Ca’ de Pitta non convince del tutto i commercianti in quanto ci sarebbero soprattutto problemi di viabilità in una zona molto trafficata “ma quello che conta ora è tornare a lavorare subito”.
Il corteo ha preso la direzione levante in Corso Saffi, per poi fermarsi davanti alla Questura. In seguito ha ripreso la marcia, diritto in via Dante e infine ha raggiunto palazzo Tursi, sede del Comune.Una delegazione è salita per un colloquio con il sindaco Marco Doria. Intorno alle 12 è attesa la risposta di Doria alla proposta dei commercianti del mercato ittico, che chiedono di poter continuare operare, anche in una porzione ridotta della struttura di piazza Cavour in attesa che sia pronta la nuova struttura di Ca’ de Pitta in Valbisagno.
Oggi, naturalmente, non si troverà pesce fresco in tutta Genova. Anche i pescatori, oltre a grossisti e operatori al dettaglio, partecipano infatti alla manifestazione.