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Liguria Pride 2016, l’onda arcobaleno sfila a Genova fotogallery

Genova. Un’onda arcobaleno, colorata e festosa. Il corteo del Liguria Pride, edizione 2016, è partito dal luogo simbolo per eccellenza: la Comunità San Benedetto, la casa di Don Gallo, per poi percorre le strade del centro città.

Principe, via Balbi, Piazza della Nunziata, dove è atteso il sindaco Marco Doria. “Essere qui oggi è una scelta giusta per due motivi, uno perché dimostra di essere dalla parte dei diritti di tutti senza ledere i diritto di nessuno – ha commentato il sindaco – In secondo luogo essere qui significa esprimere una ferma condanna verso episodi di razzismo o di violenza, ma anche di messaggi che ne costituiscono il brodo di coltura”. Doria

ha anche ricordato come l’amministrazione il Comune di Genova ha portato avanti importanti iniziative a favore dei diritti, come il registro delle unioni civili “che non è un mero atto amministrativo e la trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero”.

E’ Via XX Settembre il luogo scelto per la lettura dei 49 nomi delle vittime di Orlando, seguiti da un lungo applauso e per il minuto di silenzio lanciato dall’agente consolare americano. “Il Senso della nostra presenza è duplice -ha detto l’agente consolare degli Stati Uniti a Genova Anna Maria Saiano – da un lato l’amministrazione Obama è particolarmente attenta ad estendere i diritti della comunita lgbt, in secondo luogo la strage della scorsa settimana ad Orlando ha rappresentato un episodio di terrore ma anche di odio. L’unica risposta a quanto accaduto è partecipare anche per ringraziare tutti quelli che hanno espresso in vario modo la condivisione di un dolore”.

Poi è la volta dei giardini di Brignole per il comizio finale: dal palco parlerà anche  il rettore dell’Università, Paolo Comanducci.

Oltre quattromila, tanti i giovani, ma non solo. “La famiglia tradizionale sostiene la comunità LGBTQ”, recita un cartellone. Bambini, passeggini e famiglie. Lo slogan dell’edizione 2016, non a caso, è “All families pride”, a ricordare, e festeggiare l’approvazione (travagliata) della legge Cirinnà, la legge sulle unioni civili, anche se monca della step child adoption.

Coppie mano nella mano, in piena “libertà di amare” orgogliosi “di essere se stessi”. Poi musica, canti e balli. Il lutto al braccio per ricordare la strage in Florida (We are Orlando sul primo carro). E qualche volto noto. Sfilano con la bandiera del Pd, Mario Tullo, Alessandro Terrile. Simone Regazzoni con passeggino. Poi Rete a Sinistra con Gianni Pastorino, Enrico Pignone e per il M5S, Paolo Putti.

Alla manifestazione, organizzata dal coordinamento Liguria Rainbow, hanno aderito decine di associazioni e partiti, dall’Arci a Rete a Sinistra al Pd, dalla Cgil alla Uil, con il patrocinio dell’Università di Genova, oltre a quello del Comune e del Municipio Centro Est.

 

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