Riparte dalla Liguria il viaggio della Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, fedele, da 30 anni, al suo lavoro di analisi della qualità delle acque, di denuncia dell’inquinamento e della scarsa e inefficiente depurazione dei reflui, delle speculazioni edilizie e della cattiva gestione delle coste italiane.
La Liguria sarà la prima regione toccata dal tour 2016 – realizzato grazie al sostegno di COOU e dei partner tecnici NAU e Novamont – che terminerà a Ferragosto in Friuli-Venezia Giulia. Prima tappa a Genova, al Porto Antico, dove l’imbarcazione ambientalista sarà ormeggiata domani, 18 giugno, prima di spostarsi a Portovenere fino a martedì 21 giugno.
E i dati del dossier Mare Monstrum di Legambiente, presentato questa mattina, dimostrano quanto sia critica la situazione del “mare illegale” anche in Liguria. I reati ai danni del nostro mare che le forze dell’ordine e le Capitanerie di porto hanno intercettato nel corso del 2015, seppur in leggero calo rispetto allo scorso anno, evidenziano una situazione di non certo rosea che va tenuta sotto stretto controllo. Le infrazioni sono 2,4 per ogni chilometro di costa ligure; con un totale di 852 infrazioni accertate (il 4,6 per cento a livello nazionale), 992 persone denunciate e 149 sequestri effettuati.
A fare la parte del leone è il settore della pesca illegale, in Liguria così come nel resto del Belpaese, con 291 reati accertati, seguita dalle infrazioni relative al ciclo del cemento con 208 infrazioni, 307 persone denunciate e 49 sequestri. Ottava in classifica per cemento illegale, la Liguria infatti da sempre si caratterizza per la presenza di piccoli e grandi abusi edilizi lungo costa. Tra i tanti casi, nel dossier di Legambiente viene segnalato quello della “collina delle mimose” nel comune di Pieve Ligure, in provincia di Genova, dove nel novembre del 2015 la Polizia municipale ha scoperto alcuni lavori realizzati abusivamente all’interno e all’esterno di un’abitazione, in barba alle regole edilizie, al paesaggio e alla qualità dei manufatti. Resta alto anche il numero delle infrazioni relative alla cattiva depurazione e agli scarichi selvaggi che sono state 195 (con 237 persone denunciate e 43 sequestri).
Con SOS Goletta, come sempre Legambiente assegna un compito importante a cittadini e turisti, a cui chiede di segnalare situazioni anomale foriere di inquinamento delle acque: tubi che scaricano direttamente in mare ma anche chiazze sospette. Ancora oggi, infatti, in Italia il 25% delle acque di fogna viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato. Per questo, il team di tecnici che accompagna la Goletta per condurre il monitoraggio scientifico delle acque, a caccia dei punti più critici, raccoglie anche le segnalazioni dei cittadini per approfondire la denuncia e farla arrivare alle autorità competenti. Per segnalare il “mare sporco” ci si può collegare a www.legambiente.it/golettaverde o scrivere a sosgoletta@legambiente.it inviando una breve descrizione della situazione, l’indirizzo e le indicazioni utili per identificare il punto, le foto dello scarico o dell’area inquinata e un recapito telefonico.
Ad accompagnare il viaggio di Goletta Verde ci sono però anche buone notizie: i comportamenti virtuosi e i provvedimenti importanti degli ultimi 30 anni nel nostro Paese, raccontati grazie a una mostra itinerante realizzata con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare e la collaborazione del parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e delle aree marine protette di Cinque Terre, Secche di Tor Paterno, Regno di Nettuno, Costa degli Infreschi e della Masseta, Capo Carbonara, Isole Egadi e Isola di Ustica.