Genova. Si appostano vicino alle fermate dell’autobus e, una volta individuata la vittima, la seguono e la spaventano finché non riescono a farsi consegnare la borsa della spesa. Sembrano le gesta di Yoghy, l’orso dei fumetti, ma qui non si tratta di cartoni animati ma di cinghiali in “carne e pelo” che prendono di mira le signore che tornano a casa dopo aver fatto la spesa.
A raccontarlo è Michela che qualche giorno fa e’ stata “rapinata” di un succulento pezzo di grana proprio davanti a casa, all’ora di pranzo, dal solito branco di ungulati. “Siamo stati affrontati da questa cinghiala molto interessata alla nostra spesa. In preda al panico le abbiamo dovuto lasciare la nostra borsa, con un bel pezzo di formaggio e, poi, mentre lei mangiava, sono riuscita a recuperare telefono e palmare, che erano assieme al cibo, con il mio bambino che si è spaventato tantissimo”.
Queste cose, ormai, fanno parte della vita quotidiana di chi abita in questo quartiere, Michela ci mostra le immagini, fatte con il tablet dal figlio, dove si vede la solita famigliola di ungulati, forse la stessa dell’albergo dei poveri, tornare a casa, sotto il suo poggiolo, dopo una delle tante scorribande. “Intorno alle 18.30 vediamo tutta la famiglia che scende per andare a caccia di cibo – racconta Michela – e quando non ne trovano si spostano anche davanti ai portoni” in attesa di qualche preda che abbia appena fatto la spesa. “Sono molto interessati al cibo e se devono mangiare lo cercano – conclude Michela – e tu, ovviamente, glielo devi lasciare”.
Gli abitanti del quartiere, adesso, chiedono una soluzione e, in mancanza del “ranger Smith” si accontenterebbero anche degli assessori alla caccia della Regione, Mai e all’ambiente del Comune, Porcile, anche perché la situazione perdura da troppo tempo. “Questo non è un problema di oggi, ma va avanti da mesi, anche da anni – conclude Michela – solo che ora è aumentato tantissimo, vediamo cinghiali ovunque, anche nella parte bassa della città”.