Happy birthday

Gli inglesi della Liguria festeggiano i 90 anni della regina Elisabetta a Villa Gavotti

I consoli sul Brexit: "Nessun cambiamento per gli inglesi in Italia. E il nostro paese continuerà a fare affari con il vostro"

Albisola Superiore. Si trova dalla parte opposta del continente ed è separata da un braccio di mare (e ora anche da qualche complicazione burocratica “di confine”) ma il 90^ compleanno di sua maestà Elisabetta II di Inghilterra rappresenta un evento non soltanto nel Regno Unito, ma anche in Italia.

Oggi pomeriggio la comunità inglese della Liguria e del Principato di Monaco si è riunita a Villa Gavotti ad Albisola per celebrare il 90^ genetliaco della regina d’Inghilterra. All’evento, organizzato dallo studio legale Vivani e Marson, era presente una folta rappresentanza dei cittadini inglesi presenti in Italia e anche il Console Generale di Sua Maestà Britannica a Milano Tim Flear (che ha assunto l’incarico 12 mesi fa) e il Console Onorario di Sua Maestà Britannica a Genova Denise Dardani.

“Quella che celebriamo oggi è una ricorrenza importantissima – ha detto Flear, alla sua prima visita nella nostra regione – Prima di tutto perché la regina compie 90 anni (cosa che la rende la regina più longeva della storia del Regno Unito) ma anche perché a settembre dell’anno scorso ha superato il record della sua antenata diventando la regina con che per più tempo ha retto il trono d’Inghilterra”.

“Ci tenevamo a fare la festa qui – ha aggiunto Denise Dardani – perché la Liguria, da Ventimiglia a La Spezia, rientra nella mia giurisdizione. Ci sono tanti britannici che vivono da queste parti e che operano e sono attivi in questa parte di Liguria. Senza dimenticare che il savonese ha sempre avuto legami molto forti con l’Inghilterra, specialmente all’inizio del secolo scorso”.

L’evento, come detto, è stato organizzato dallo studio Vivani e Marson: “Questo evento – spiega l’avvocato Manuela Pessana – ci ha permesso di portare nel savonese figure di spicco internazionale, che hanno potuto incontrare personaggi sul territorio, professionisti e imprenditori. Con la speranza e l’auspicio che questo incontro sia proficuo sia per le persone che hanno partecipato a questo evento sia per il nostro territorio”.

Ma al di là della ricorrenza, il tema “inglese” del momento è l’esito del Brexit, il referendum con cui il governo britannico ha chiesto ai propri cittadini se “il Regno Unito debba continuare a far parte dell’Unione europea o lasciare l’Unione europea”. Come noto, la maggioranza dei britannici ha votato “leave”, cioè l’uscita dalla Ue.

Per i britannici si è trattato di un momento storico. In Europa, invece, gli effetti si sono fatti sentire in maniera molto più moderata. In concreto, resta da capire come cambierà la vita, ad esempio, degli inglesi che si trovano nel nostro paese: “L’esito del referendum non cambierà le loro vite immediatamente – ha detto Flear – Ora la Gran Bretagna entrerà in un periodo di negoziazione con l’Unione Europea per cambiare il proprio status. Ma per noi non cambia molto: l’Inghilterra continuerà a fare affari con l’Italia”.

“Siamo andati a dormire pensando in un modo e ci siamo svegliati pensando in un altro – ha chiosato Dardani – E’ troppo presto per dire se la vita degli inglesi cambierà radicalmente, dobbiamo aspettare. Ma come ha detto il console generale, per gli affari non cambierà niente: la camera di commercio britannica a Milano sarà sempre pronta a commerciare con l’Italia”.

“Quella di uscire dall’Unione Europa è una scelta libera del popolo britannico e come tale va rispettata – ha chiosato Pessana – Ma sicuramente è un indice di malcontento verso l’Europa che la Ue deve ascoltare. Se abbiamo avuto paura che saltasse l’evento? No, siamo solo un po’ più attenti alla sicurezza”.

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