Costa brava

Giallo a bordo: imprenditore genovese e ragazza russa trovati morti sullo yacht

Stefano Bertona

Uccisi dal monossido di carbonio, forse per un guasto al motore. O forse, dal momento che a bordo dello yacht sarebbe stata trovata una grossa quantità di droga, per un festino a base di alcol e appunto droga. Saranno i risultati dei test tossicologici a stabilire con certezza la morte di Stefano Bertona, 46 anni, originario di Torino ma abitante a Genova, e la sua compagna di viaggio, una ragazza russa di 28 anni .

L’uomo, partito a bordo del suo yacht da Genova alla fine di maggio, e la ragazza, erano arrivati a Rosas sabato sera. I corpi sono stati ritrovati la mattina seguente dai responsabili del porto, saliti a bordo per segnalare che l’ormeggio del 12 metri non era regolare.

Su Facebook l’ultimo post è datato proprio sabato 4 giugno: “Diario di bordo: giornata impegnativa di navigazione nella nebbia (peggio della pianura padana in febbraio:))) ma ripagata ampiamente da una splendida Marsiglia e delfini ovunque”, immortalando con una foto lo splendido tuffo di un delfino. Poche ore dopo la tragedia.

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