Genova. “Se pensiamo davvero di aprire la discussione sul futuro politico di Genova cominciando dal perimetro dell’alleanza ci candidiamo a una meritata sconfitta. Basta con questa assenza di idee condita con il lessico polveroso della vecchia politica”. Simone Regazzoni, renziano ed ex portavoce di Raffaella Paita nella campagna elettorale per le scorse regionali, risponde al segretario genovese del Pd Alessandro Terrile che in un’intervista a Genova24 aveva sottolineato l’importanza di lavorare su alleanze per tenere insieme il centro sinistra in vista delle comunali dell’anno prossimo.
“Dobbiamo delineare una visione nuova e forte di città – dice Regazzoni – articolata sulla base di quattro, cinque idee chiave, a partire dalla sicurezza: tema fondamentale e ineludibile per la vivibilità delle periferie e del centro storico. Dobbiamo parlare di candidatura/e: perché la leadership fa la differenza”.
“Ai cittadini, del perimetro dell’alleanza, non importa nulla – spiega l’esponente del Pd – E a ragione. Certo, si parlerà di alleanze: ma non può essere il primo punto di un’agenda politica che voglia fare dell’innovazione e della capacità di costruire un rapporto con la cittadinanza la propria barra”.
Regazzoni attacca il suo segretario anche sulla questione della legge elettorale: “l’Italicum, come ha detto il costituzionalista Stefano Ceccanti, esce rafforzato dal primo turno. Ritorniamo al futuro, e alla realtà. Prima di esserne travolti”.